Sanihelp.it – Senza punto G non si può provare orgasmo vaginale, ma è bene precisare che a livello meccanico l’orgasmo da punto C, vale a dire quello dato dalla stimolazione del clitoride, non è diverso: intensi, ma brevi attimi (l’orgasmo dura in media 5-15 secondi) in cui hanno luogo le contrazioni involontarie di alcuni organi pelvici (una circa ogni 0,8 secondi).
«Certo, a livello percettivo ed emotivo ogni donna è diversa: alcune provano un maggiore piacere se l’orgasmo arriva quando sono unite al partner nella penetrazione, mentre altre reagiscono meglio alla stimolazione esterna» spiega a Sanihelp.it il professor Emmanuele A. Jannini, coordinatore del corso di laurea in sessuologia dell’Università dell’Aquila e presidente dell'Educational Committee dell'International Society for Sexual Medicine. «Questo non significa che alle prime non piacciano le carezze e le altre non amino la penetrazione, vuol semplicemente dire che la stimolazione deve essere orientata più in un senso che nell’altro».
E se è vero che senza punto G si può comunque avere una vita sessuale eccezionale, è vero anche che averlo non è sempre un punto a favore: «Ci sono donne che sono addirittura infastidite dalla reazione del proprio corpo sotto la stimolazione del punto G: per alcune non è piacevole e per altre quella sorta di eiaculazione che si verifica è imbarazzante, tanto da finire per bloccare l’orgasmo» sottolinea il medico.
Non c’è dubbio, la sessualità femminile è davvero complessa e mai uguale a se stessa, neppure nella stessa donna, perché con o senza punto G, le risposte possono variare a seconda del partner e del momento e non parliamo solo di tecnica: «Il punto G è come una buona bottiglia di vino: in certi momenti la si apprezza appieno e è quel qualcosa che fa la differenza e in altri non done nessuna emozione» spiega Jannini. Come dire: se non c’è coinvolgimento a livello cerebrale, non c’è il desiderio e l’eccitazione, a che può servire un punto in più, anche se è quello G.