Sanihelp.it – Le origini dello yogurt risalgono alle popolazioni turche dell’Asia centrale e la parola yogurt deriva da yogurmak, che in turco significa mescolare. Il consumo di questo alimento era abituale già tra i Fenici, i Greci, gli Egizi e i Romani. Si diffuse anche in Oriente tra gli arabi, tanto che se ne trova traccia nelle novelle de Le Mille e una notte.
Nei tempi antichi lo yogurt era ritenuto una cura per l’insonnia, la tubercolosi e come aiuto per la rigenerazione del sangue. Elie Metchnikoff, microbiologo russo, incuriosito dalla longevità delle popolazioni bulgare che avevano incluso lo yogurt nella loro alimentazione, decise di analizzarlo nel suo laboratorio. Isolò così il Lactobacillus bulgaricus, uno dei batteri responsabili della fermentazione del latte.
Da allora lo yogurt è conosciuto come il prodotto ottenuto dall’acidificazione del latte, senza sottrazione di siero, per azione di specifici batteri (i fermenti lattici, come il già citato Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus) che, una volta introdotti nel latte, innestano un processo di scissione del lattosio in glucosio e galattosio, favorendo la produzione di acido lattico.
Tutto questo rimanendo vivi e numerosi nel prodotto finale destinato al consumo.
Lo yogurt appartiene alla grande categoria dei latti fermentati, prodotti ottenuti da latte intero, parzialmente o totalmente scremato, che presentano un numero elevato di batteri vivi in grado di influire in modo benefico sulla salute della persona; generalmente hanno un colore bianco, un gusto acidulo-aromatico e proprietà rinfrescanti e dissetanti.
I latti fermentati rientrano nel settore dei functional food, ovvero alimenti funzionali che, oltre ad avere qualità nutrizionali, sono in grado di attuare effetti benefici su una o più funzioni del corpo, migliorando lo stato di salute e riducendo il rischio di malattie. Non sono medicinali, perché non hanno scopi terapeutici, ma alimenti speciali da consumare regolarmente integrandoli nella dieta quotidiana.
Molti di questi latti fermentati sono definiti probiotici perché contengono elevate quantità di batteri che svolgono un’azione positiva sull’organismo. Possono fregiarsi di questo titolo solo i prodotti effettivamente testati sull’uomo, dei quali sia stata scientificamente provata l’efficacia.