Advertisement
HomeNewsI mille volti di un uliveto: tra forma, densità, e varietà

I mille volti di un uliveto: tra forma, densità, e varietà

Sanihelp.it – Le prime differenze tra oliveti, si possono riscontrare subito nella fase di impianto. Oltre alla varietà della pianta sono importanti anche la forma dell’allevamento e la densità.


Per quanto riguarda il primo aspetto ci sono diverse forme: a vaso polifonico, a vaso cespugliato, a vasetto e monocono.
Per quanto riguarda la densità si parla di sesti intensivi. In Italia sono maggiormente diffusi il 6×6 7×5 5×5 ma nelle zone oliandole del sud dell’Italia si usa il 10×10 (stiamo parlando di metri naturalmente). In Spagna, ma anche nei nuovi paesi olivicoli, è molto diffusa la forma di allevamento monocono e il sesto 6×3 metri.

Le varietà di ulivi si chiamano coltivar e sono davvero tante. Solo in Italia ce ne sono a centinaia.
Ciascuna coltivar contribuisce in maniera determinante a definire le caratteristiche chimiche e organolettiche di un olio.

Quello che ne scaturisce è un panorama molto ampio di profumi e di sapori con differenze organolettiche a volte estreme come nel caso della dolcezza e della morbidezza della coltivar Leccino che si scontra con la spigolosità a l’accentuata nota amara della Coratina.

Video Salute

Ultime news

Gallery

Lo sapevate che...