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L’attività fisica è una preziosa alleata nella cura oncologica

Sanihelp.itLo sport dovrebbe essere un approccio da integrare nei Percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali (PDTA), accanto alle terapie farmacologiche e nutrizionali nei pazienti oncologici. L’attività fisica, infatti, non è solo movimento o attività ricreativa, ma un vero e proprio trattamento terapeutico evidence-based, in grado di migliorare la qualità di vita, la prognosi e il benessere psicofisico delle persone che affrontano un tumore. È questo il messaggio emerso durante l’incontro Lo sport come strumento di benessere psicofisico a supporto della cura oncologica, organizzato dall’Associazione Sportiva Luiss in collaborazione con Istituto Gentili.


Al centro dell’evento, moderato da Gigi Marzullo, la presentazione dello studio I Benefici dell’Attività Fisica nei Pazienti Oncologici: Salute, Energia e Rinascita, realizzato dal Luiss Sport Lab Gianni Delfini in collaborazione con Istituto Gentili. Il lavoro, illustrato da Stefano D’Ottavio, Direttore Scientifico del Lab, raccoglie e analizza le principali evidenze scientifiche e linee guida internazionali, integrandole con casi clinici del mondo reale. Tutti i dati convergono su un punto: l’attività fisica, se personalizzata e supervisionata, rappresenta un vero strumento terapeutico. L’attività fisica agisce anche sul piano psicologico, riducendo ansia e depressione, migliorando il sonno e contrastando la fatigue oncologica, fino a stimolare resilienza, energia e funzione cognitiva. Un insieme di benefici che si traduce in una migliore qualità della vita, in una riduzione del rischio di recidiva e in un aumento della sopravvivenza globale in diverse popolazioni oncologiche.

Raffaella Spada, Medico dello Sport e Nutrizionista dell’Istituto di Medicina dello Sport del CONI, ha tenuto a sottolineare come una come sana e corretta alimentazione possa influire positivamente sulla prestazione sportiva, sulla salute generale e come strumento di prevenzione e cura. Il tema della prevenzione è stato approfondito nelle sue diverse dimensioni: Pierfilippo Crucitti, Presidente della Fondazione Un Respiro per la Vita e Direttore dell’Unità Operativa Complessa della Fondazione Policlinico Campus Biomedico, ha illustrato i più recenti programmi di ricerca e prevenzione della Fondazione; Sabrina Grillo, Direttore Generale di UPMC Salvator Mundi, ha approfondito il tema della sanità integrata e della prevenzione oncologica.

Particolarmente significative le testimonianze delle Luiss Top Athletes Marta Zenoni, Caterina Banti e Lucrezia Ruggiero, che hanno condiviso la loro esperienza personale, raccontando come lo sport rappresenti una fonte di energia, equilibrio e determinazione anche nei momenti di maggiore difficoltà. Messaggi ribaditi anche da Giusi Miccoli, dirigente aziendale, e Nicoletta Alborino, rappresentante della Fondazione IncontraDonna, che hanno ricordato il valore dello sport nei percorsi di riabilitazione e di cura nei pazienti oncologici. A chiudere l’evento, Paolo Del Bene, Direttore Sportivo Università Luiss, che ha sottolineato il valore della sinergia tra sport, formazione e ricerca quale pilastro del modello educativo Luiss e come strumento per promuovere una cultura della salute integrata.

 

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