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Placche in gola: cause, sintomi e come intervenire in modo corretto

Sanihelp.it – Le placche in gola sono un sintomo comune, spesso fastidioso, che può nascondere una molteplicità di cause, dalle infezioni virali alle patologie batteriche o micotiche. Pur essendo più frequenti nei bambini, possono interessare anche gli adulti, in particolare durante i cambi di stagione o in concomitanza con cali delle difese immunitarie.


Capire cosa siano le placche, riconoscerne le cause e sapere quando è il caso di rivolgersi al medico sono aspetti fondamentali per un corretto approccio diagnostico e terapeutico. In questo articolo, redatto con il supporto delle fonti di Medicitalia.it, punto di riferimento per la divulgazione medico-scientifica in Italia, analizziamo tutto quello che è importante sapere.

Cosa sono le placche in gola e come si presentano

Le placche in gola si manifestano come formazioni biancastre o giallastre, di solito localizzate sulle tonsille palatine, ma possono estendersi anche alla parete posteriore della faringe. Sono il risultato di un’infiammazione acuta, causata dall’accumulo di materiale purulento prodotto dal sistema immunitario in risposta a un’infezione.

I sintomi che le accompagnano variano in base alla causa sottostante, ma tra i più frequenti si segnalano:

  • mal di gola, spesso intenso
  • difficoltà a deglutire (odinofagia)
  • febbre, anche elevata
  • ingrossamento dei linfonodi cervicali
  • alitosi
  • senso di spossatezza generale

In alcuni casi, soprattutto nei bambini, possono essere presenti anche nausea, vomito o mal di testa.

Le cause più comuni delle placche

Secondo quanto riportato in un approfondimento su Medicitalia.it, le placche in gola possono essere dovute a tre principali categorie di infezioni:

1. Infezioni virali

Sono la causa più frequente e riguardano in particolare i virus respiratori (adenovirus, virus influenzali e parainfluenzali). Anche il virus SARS-CoV-2, responsabile del Covid-19, è stato segnalato tra gli agenti scatenanti di faringiti con placche.


Spesso i sintomi associati sono lievi, ma persistenti: mal di gola, febbricola, stanchezza. In questi casi, le placche non richiedono trattamenti specifici ma solo terapie sintomatiche.

2. Infezioni batteriche

Le più note sono quelle causate dallo Streptococco beta-emolitico di gruppo A, soprattutto nei bambini in età scolare. Altri batteri meno comuni, come quelli della difterite o della sifilide, possono dare manifestazioni simili.

In questi casi, il quadro clinico può essere più severo e caratterizzato da febbre alta, tonsille gonfie e dolore acuto alla gola. La diagnosi viene effettuata tramite tampone faringeo e la terapia si basa su antibiotici specifici, prescritti dal medico.

3. Infezioni micotiche

La candidosi orofaringea, dovuta al fungo Candida albicans, è un’altra possibile causa di placche. È più comune in soggetti immunodepressi, in pazienti oncologici o in chi fa uso prolungato di antibiotici o corticosteroidi.

Sono contagiose?

Non sono le placche in sé a essere contagiose, ma i patogeni che le causano. I virus influenzali, lo Streptococco e altri microrganismi si trasmettono per via aerea o per contatto diretto.

È importante adottare misure di prevenzione: lavarsi le mani frequentemente, evitare di condividere bicchieri o posate, areare bene gli ambienti e coprire naso e bocca quando si tossisce o starnutisce.

Come intervenire in caso di placche in gola

Il primo passo è non affidarsi a rimedi fai-da-te. Solo una valutazione medica può individuare con precisione la causa dell’infiammazione e indirizzare verso la terapia adeguata.

A grandi linee, ecco come vengono trattate le diverse situazioni:

  • Infezioni virali: si predilige un approccio conservativo, con riposo, idratazione abbondante, alimentazione leggera e uso di analgesici o antipiretici, se indicati.
  • Infezioni batteriche: richiedono l’impiego di antibiotici specifici, da iniziare solo su prescrizione e dopo conferma diagnostica.
  • Infezioni fungine: si curano con antimicotici orali o topici, in base alla gravità.

In tutti i casi, è importante non interrompere la terapia prima del tempo indicato dal medico, anche se i sintomi migliorano rapidamente.

Il ruolo dell’informazione medico-scientifica

In un’epoca in cui la ricerca di informazioni sanitarie avviene spesso online, è fondamentale affidarsi a fonti autorevoli e validate. Medicitalia.it, portale su cui scrivono e rispondono ai consulti online medici specialisti certificati, rappresenta uno strumento prezioso per l’utente che cerca supporto, chiarezza, affidabilità e contenuti di qualità.

Ogni articolo è firmato da un professionista, aggiornato secondo le linee guida più recenti e facilmente accessibile a un pubblico generalista, ma curioso e attento.

Quando rivolgersi al medico

È opportuno contattare il proprio medico di fiducia o lo specialista otorinolaringoiatra se:

  • la febbre persiste per più di 72 ore;
  • le placche aumentano di volume o diventano dolorose;
  • compaiono sintomi sistemici come dolori muscolari o articolari intensi;
  • si verificano difficoltà respiratorie;
  • l’infezione tende a ripetersi nel tempo.

Agire con consapevolezza

Le placche in gola possono sembrare un disturbo banale, ma in realtà rappresentano un segnale importante da non sottovalutare. Individuarne l’origine con l’aiuto di un medico, seguire le terapie appropriate e affidarsi a fonti affidabili per l’informazione sanitaria – come Medicitalia.it – permette non solo di guarire prima, ma anche di proteggere sé stessi e chi ci sta intorno.

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