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Ricicla il presente, salva il futuro

Sanihelp.itAttiva su scala nazionale per tutto il mese di novembre, Ricicla il presente, salva il futuro è una campagna che mira a trasmettere l’importanza cruciale del non disperdere i RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e le giuste modalità del loro conferimento. Un tema sempre attuale e ancor più in occasione della SERR – Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, il grande appuntamento dedicato all’ambiente che unisce tutta l’Europa e si terrà dal 22 al 30 novembre.


La scelta della SERR per questa edizione del 2025 è proprio quella di concentrare l’attenzione sui RAEE, un focus che non è casuale. Gli apparecchi elettrici ed elettronici sono sempre più diffusi e hanno cicli di vita di anno in anno più brevi a causa di guasti, nuovi modelli e obsolescenza programmata, tutti fattori che purtroppo contribuiscono al rapido incremento del numero di questi rifiuti. Un numero che può risultare davvero dannoso: i RAEE infatti non sono rifiuti comuni ma altamente inquinanti e, se non correttamente gestiti, possono rilasciare sostanze pericolose come piombo, mercurio, sostanze chimiche utilizzate per ridurre l’infiammabilità dei materiali e composti plastici, con gravi conseguenze per l’ambiente e la salute.

Con Ricicla il presente, salva il futuro ECOEM (uno dei principali Sistemi Collettivi Nazionali riconosciuti e certificati per la gestione dei RAEE, Batterie, Accumulatori accreditato dal MASE (Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica)  vuole ribadire l’importanza cruciale delle giuste modalità di conferimento, facilitandone lo smaltimento: attraverso QR Code presente sulla campagna, è possibile trovare facilmente il centro di raccolta RAEE più vicino, identificando quelli distribuiti sull’area selezionata. 

 Il recupero di questi rifiuti è indispensabile per la salvaguardia dell’ambiente ed ECOEM vuole porre l’utente al centro, rendendolo protagonista del cambiamento, grazie a semplici azioni quotidiane: ecco allora presente nella creatività la stretta di mano tra il singolo e il Pianeta, un impegno preso oggi nel presente per salvare il futuro. Come? Informando, agendo e sensibilizzando gli altri perché il patto del singolo diventi di un collettivo.

Quello che non molti sanno è che i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche possono essere anche una risorsa: questi contengono certamente sostanze inquinanti ma anche materiali preziosi riutilizzabili.

I RAEE sono un giacimento urbano di rame, oro, argento e palladio, il cui recupero può ridurre la dipendenza dalle importazioni e favorire lo sviluppo di un’economia circolare. Per questa doppia valenza dei RAEE – quali rifiuto inquinante e allo stesso tempo risorsa di materiali preziosi riutilizzabili – la loro gestione e riciclo sono così cruciali e importanti: determinante quindi risulta la campagna di sensibilizzazione perché possa rafforzare la consapevolezza, promuovendo comportamenti più responsabili. Una priorità strategica anche per l’Unione Europea, che ha posto il focus per il SERR 2025, quale elemento centrale delle proprie politiche di sostenibilità e uso efficiente delle risorse.

«Smartphone, computer, televisori ed elettrodomestici troppo spesso, una volta danneggiati o inutilizzati, finiscono nel posto sbagliato, anche a margine di una strada – spiega Fabio Fasolino, Presidente del Consorzio ECOEM. Abbandonarli o buttarli nel sacco dell’indifferenziata è un danno enorme. Vogliamo che sempre più persone si rendano conto che la raccolta dei rifiuti RAEE non è solo un obbligo ambientale ma un’opportunità economica e sociale. Con la campagna ‘Ricicla il presente, salva il futuro’ vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e rendere i cittadini protagonisti del cambiamento, consapevoli che ogni cavo, ogni batteria, ogni vecchio elettrodomestico, se correttamente smaltito, contribuisce direttamente alla tutela del nostro Pianeta e al recupero di risorse vitali. Basta inquadrare il QR Code per trovare il centro più vicino e contribuire alla salvaguardia del nostro futuro e delle prossime generazioni». 


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