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Usura dentale, cosa fare?

Sanihelp.itOttobre è il mese della prevenzione della salute orale. Parlare della salute orale è fondamentale perché la bocca non è solo una parte del corpo che serve a masticare o parlare: è una porta d’ingresso per la salute generale.


Spesso, però, la salute orale viene sottovalutata, mentre ha un impatto diretto sul benessere fisico, psicologico e sociale. Molte malattie sistemiche (come diabete, problemi cardiovascolari, osteoporosi) possono manifestarsi prima nella bocca. Inoltre, infezioni orali non curate (come la parodontite) possono aumentare il rischio di complicanze in altre parti del corpo.

Insegnare ai bambini una corretta igiene orale è un investimento per la salute futura. Una buona educazione precoce riduce il rischio di problemi da adulti. Tra i temi più significativi correlati alla salute orale, il tema dell’usura dentale.
 
Oggi l’usura dentale è un fenomeno in crescita anche nei giovani e negli adulti. Non si tratta più solo di un “problema estetico” ma di un segnale di qualcosa che sta danneggiando in modo silenzioso e permanente i denti.  Spesso ci si accorge del problema troppo tardi. E’ un fenomeno da non trascurare perché può avere conseguenze gravi, progressive e irreversibili sulla salute orale e sul benessere generale. Lo smalto dentale, infatti, una volta consumato, non si riforma. L’usura può portare all’esposizione della dentina, aumentando il rischio di: sensibilità dentale (freddo, caldo, dolce), dolore, maggiore vulnerabilità a carie e fratture.
 

Ne abbiamo parlato con il dottor Pietro Sibilla, Odontoiatra presso il Poliambulatorio Erresse di Ferrara.

 
Perché succede?
 
L’usura dei denti si riferisce alla perdita progressiva di smalto, la parte più esterna e dura del dente, e talvolta anche della dentina, lo strato sottostante. Le cause sono molteplici, spiega il dottor Sibilla,  e molto comuni nella vita di tutti i giorni. vediamo le più significative:
 
-bibite acide come energy drink, cola e succhi di frutta;
-reflusso gastrico (quegli acidi che dallo stomaco risalgono in bocca);
-spazzolamento troppo energico o dentifrici abrasivi;
-stress che si trasforma in bruxismo, cioè digrignare i denti, soprattutto di notte.
– abitudine scorretta di rosicchiarsi le unghie
 
Esistono segnali a cui prestare  attenzione?
 
All’inizio i campanelli d’allarme sono sottili: una maggiore sensibilità al freddo o al caldo, superfici dei denti che diventano più lisce e lucide, piccoli avvallamenti sui molari, bordi anteriori che sembrano assottigliarsi.
Se il processo va avanti, prosegue l’esperto,  i denti possono accorciarsi, cambiare colore, scheggiarsi. Non è carie. L’usura non dipende, infatti, dai batteri, ma da un’azione chimico-meccanica. E c’è un dato che spesso sorprende i pazienti: lo smalto non ricresce. Quello che perdiamo, è perso. Per questo è fondamentale intercettare il problema subito, quando ancora possiamo intervenire in modo semplice e conservativo.
Se si ha il sospetto che i denti si stiano consumando, è consigliabile parlarne con il dentista che potrà fare approfondimenti per capire se il consumo è fisiologico (legato all’età) o patologico (cioè da fermare).
 
L’usura dentale è spesso silenziosa, ma progredisce. Molte persone non si accorgono dell’usura fino a quando i denti non appaiono più corti o trasparenti, si consumano cuspidi e margini, compaiono fastidi o sensibilità, di conseguenza, agire tardi significa affrontare danni maggiori e trattamenti più complessi.
 
L’usura dentale influisce su estetica, funzione e qualità della vita, in quanto altera il sorriso (forma e colore dei denti), la masticazione, l’equilibrio dell’occlusione
E può avere impatti anche su articolazioni mandibolari e postura.
 
Che cosa possiamo fare?
 
  • Ridurre al minimo bibite gassate, energy drink e cibi molto acidi.
  • Dopo aver bevuto o mangiato qualcosa di acido, non lavarti subito i denti: aspetta almeno 30 minuti.
  • Usare spazzolini a setole morbide e dentifrici delicati.
  • Non trascurare la sensibilità: se noti dolore o cambiamenti, chiedi un consulto.
 
Cosa può fare il dentista?
 
Il dentista valuta l’usura con strumenti specifici (come l’indice BEWE, riconosciuto dall’OMS).
A seconda dei casi, può consigliare un bite notturno in caso di digrignamento dei denti;
rinforzare i denti con trattamenti remineralizzanti;  nei casi più avanzati, ricostruire i denti in maniera minimamente invasiva, con resine o ceramiche adesive che ridanno forma e funzione senza “limare via” altro smalto. I restauri con faccette nei denti incisivi e intarsi nei denti posteriori sono la soluzione più adatta per ristabilire la parte di dente perso dall’usura.
 
L’usura dentale non è solo un “problema estetico” – conclude il dott. Sibilla- ma un segnale di qualcosa che sta danneggiando in modo silenzioso e permanente i denti. Intervenire presto significa conservare il sorriso, la salute e il comfort quotidiano.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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