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Come, e perché, usare le alghe alimentari

Rimedi alternativi

Sanihelp.it – Le alghe sono delle componenti molto utilizzate nelle cucine orientali, soprattutto in quella giapponese, eppure in Italia sono ancora poco conosciute.


Questo nonostante i benefici che si possono trarre dall’utilizzo delle alghe in cucina e nella vita quotidiana.

Quando si faccia riferimento alle alghe, si prenderanno in considerazione tipologie di alghe differenti, dalla famosa Wakame, alla Kombu, fino alla Spirulina, spesso utilizzata anche come integratore.

Conoscerne, quindi, i benefici e gli utilizzi sarà davvero importante per poter attingere al mondo delle alghe per ogni necessità.

In primo luogo, le alghe possono aiutare la digestione, in quanto sono una buona fonte si fibre, e non solo.

Molti studi hanno collegato l’uso delle alghe alla protezione del sistema digestivo rispetto alle ulcere, alla gastrite e anche ai problemi intestinali.

Oltre a questa funzione, le alghe contengono anche molti antiossidanti che aiutano a contrastare l’azione dei radicali liberi, che può provocare dall’invecchiamento della pelle fino a problemi molto più gravi, come il cancro e le malattie cardiache.

Grazie al contenuto di sostanze nutritive, le alghe aiutano anche chi voglia perdere peso. Questo non solo perché le alghe promuovono un maggiore senso di sazietà, ma anche perché aiutano a velocizzare il metabolismo, aiutando, ad esempio, a regolarizzare l’azione della tiroide.

Molti studi, infine, collegano l’utilizzo costante delle alghe ad una riduzione notevole della quantità di colesterolo presente nel sangue.

Oltre a ridurre il colesterolo, le alghe consentono anche di aumentare la produzione di quel colesterolo, chiamato HDL, che protegge il corpo e le arterie.

Ovviamente, come accade con molti altri cibi e sostanze, anche per l’utilizzo delle alghe sarà necessario rispettare alcune precauzioni.

Innanzitutto, bisognerà acquistare alghe che siano certificate, in quanto spesso quelle che non lo sono possono contenere tracce anche particolarmente rilevanti di mercurio.

Allo stesso modo, se è vero che le alghe possono aiutare la tiroide, è anche da sottolineare come un consumo eccessivo possa produrre effetti negativi proprio su questa ghiandola, portando a percepire le stesse conseguenze che si hanno nel momento in cui si soffra di ipotiroidismo.

Per questo, soprattutto nel caso in cui abbiate intenzione di consumare molte alghe, oppure di utilizzarle come integratore, il consiglio è sempre quello di rivolgervi prima al vostro medico.

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