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Catarro: cause e rimedi

Sanihelp.it – Il benessere delle vie respiratorie è strettamente legato alla funzione protettiva svolta dal muco. Questo funge da legante: cattura tutte le sostanze nocive, in modo che vengano eliminate facilmente, e mantiene idratate le vie respiratorie. Per questo, durante il raffreddore o l’influenza, il nostro organismo produce molto più muco del normale come risposta fisiologica all’attacco di germi e batteri.


Il catarro, ovvero la trasformazione dello stato del muco da fluido a denso, è proprio frutto di questo processo. La tosse che ne consegue ci permette di espellerlo e liberarci del sovraccarico e degli agenti nocivi che stanno infettando il nostro organismo.

Ma le cause dell’eccessiva produzione di catarro posso essere diverse, distinguibili in base al colore dello stesso. Il catarro verde, giallo e marrone sono indubbiamente quelli più diffusi durante i periodi influenzali, ma ve ne sono di diverse colorazioni, ognuna legata a una causa specifica.

Vediamo oggi come capirne la natura e quali sono i rimedi più diffusi per liberarsene.

 

Le cause

Le cause di un’eccessiva produzione di muco, che si trasforma in fastidioso catarro, possono essere varie.
Quelle più comuni sono:

Raffreddore e/o influenza;

Tracheite;

Asma;

Bronchite;

Polmonite;

Pertosse;

Enfisema;

BPCO;

Fibrosi cistica;

È sempre importante rivolgersi al proprio medico per un consulto e capirne la reale natura, per poter agire di conseguenza e attuare un piano d’azione adatto a risolvere il problema.

 

Tipologie di catarro

Le tipologie di catarro, distinguibili grazie al loro colore, possono farci capire la causa determinante; questo perché sono gli agenti patogeni che stanno attaccando l’organismo a influenzare il colore del catarro stesso.

è possibile distinguere il catarro in sei principali tipologie:

Trasparente: in questo caso si parla di muco. è una condizione normale in cui il muco funge da idratante e purificante delle vie aeree;

Bianco: quando il muco inizia a diventare opaco e biancastro, allora si potrebbe trattare di un’allergia o una semplice congestione nasale dovuta a una piccola infezione;

Giallo: in questo caso è quasi sicuramente presente un’infezione. I globuli bianchi (granulociti), che hanno il compito di difendere l'organismo dall'attacco di microrganismi patogeni e corpi estranei, e che quindi intervengono in questa situazione, sono ricchi di enzimi ferrosi che possono influenzare il colore del catarro;

Verde: si tratta dello stadio successivo, quando l’infezione si aggrava;

Rosso: in questo caso il colore è probabilmente provocato dalla rottura di vasi sanguigni, causata da violenti colpi di tosse o da starnuti dovuti al raffreddore;

Marrone o nero: può essere legato a fattori ambientali, per inalazione di fumo, smog o sporco in generale.

 

I rimedi più diffusi

Ma veniamo ora ai rimedi più diffusi per liberarsi facilmente del catarro, partendo sempre dal presupposto che le condizioni più gravi, come bronchite, polmonite o stadi avanzati di compromissione delle vie aeree, devono essere trattati dal medico curante.

Per risolvere questo fastidioso problema è possibile ricorrere a:

Suffumigi: inalazioni di vapore utili a liberare le vie aeree. Ottima l’aggiunta di olii essenziali come eucalipto, menta, origano, timo e pino. Eseguiti con una frequenza di 1 o 2 volte al giorno e l’aggiunta di 5/10 gocce d’essenza ogni volta;

Mucolitici: dei farmaci in grado di alterare la composizione del catarro ed espellerlo attraverso colpi di tosse e movimenti ciliari dell’epitelio respiratorio. Quelli maggiormente utilizzati sono il sobrerolo, l’acetilcisteina, l’ambroxolo, la carbocisteina e la bromexina;

Soluzione fisiologica: data la presenza di sali, disinfetta le vie aeree;

Aerosol con bicarbonato: effetto decongestionante e antisettico;

Fluidificanti: assunti per bocca o per inalazione, aiutano l’organismo a fluidificare il catarro ed espellerlo più velocemente.

Come detto in precedenza, per indagare la causa del catarro, è comunque preferibile rivolgersi al proprio medico curante e individuare la cura più appropriata al caso specifico.

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