Una dieta equilibrata deve comprendere un po’ tutte le vitamine, ognuna delle quali ha la propria, importante, funzione. Le vitamine sono presenti in concentrazioni generalmente più elevate negli alimenti di origine vegetale (frutta, verdura, legumi, cereali), anche se alcune si ritrovano anche in alimenti di origine animale (per esempio la vitamina B12). Alcuni studi rivelano che la scarsa assunzione di frutta e verdura possa essere correlata con infezioni da HPV, il più importante fattore di rischio per il tumore della cervice uterina.
La vitamina A, o retinolo, è presente soprattutto nel fegato degli animali di cui consumiamo la carne, nel burro, nel latte intero e nel formaggio. Ma il suo precursore, il β-carotene, si ritrova in tutta la frutta e la verdura. La vitamina A è importante per la vista, in particolare per la visione in penombra, ma fornisce un contributo fondamentale anche al sistema immunitario, in quanto favorisce la crescita dei linfociti B, che producono anticorpi, dei timociti, i precursori dei linfociti T, e dei linfociti Natural Killer, globuli bianchi dell’immunità innata che identificano e distruggono cellule tumorali o infettate da virus.
Tuttavia, diversi studi più recenti non hanno mostrato alcuna correlazione tra l’assunzione di vitamina A e la riduzione del rischio tumorale.
Le vitamine del gruppo B comprendono un complesso di molecole idrosolubili (che si sciolgono in acqua) che svolge diverse attività, antiossidante, di regolazione dell’attività del sistema immunitario e, per quanto riguarda i folati e le cobalamine, di facilitazione della sintesi del DNA. Sembra che basse concentrazioni di acido folico nel sangue siano associate a un aumento della possibilità di sviluppare il tumore del polmone e della cervice uterina, mentre l’assunzione di livelli più elevati della vitamina B6, ma solo attraverso la dieta, sono stati associati a una minore probabilità di sviluppare qualsiasi forma di cancro.
La vitamina C, o acido ascorbico, idrosolubile, ha proprietà antiossidanti, così come la vitamina E (liposolubile, si scioglie nei grassi). Essa si trova in una varietà di alimenti vegetali, che devono essere consumati a crudo perché viene inattivata dal calore. La loro assunzione, se non attraverso l’alimentazione, non è al momento associata con prevenzione e cura di tumori.
Coloro che assumono un maggior quantitativo di vitamina K (liposolubile) attraverso la dieta potrebbero avere minori probabilità di ammalarsi di cancro o di morire a causa di tumore, soprattutto del polmone e della prostata. La vitamina K1 si trova principalmente nelle verdure a foglia verde, negli oli e in parte nella frutta, mentre la K2 è presente principalmente nel fegato, nel latte e nei prodotti a base di soia fermentata. Saranno però necessarie ulteriori ricerche prima di poter confermare l’effetto protettivo e terapeutico della vitamina K.
La vitamina D è solitamente associata all’omeostasi del calcio e del fosfato, ma recenti studi hanno ampliato il suo ruolo, includendo varie nuove funzioni come la regolazione immunitaria, l’infiammazione e le potenziali proprietà antitumorali. Questa vitamina, liposolubile, è presente nel pesce grasso (salmone, sardine), nei funghi, nel latte e nei cereali, ma viene prodotta anche dal corpo umano quando la pelle è esposta ai raggi ultravioletti del sole, e sembra collegata con i tumori della testa e del collo in quanto, nelle persone affette da queste forme, si riscontra una sua carenza. Inoltre, l’integrazione di vitamina D sembra aiutare a ridurre gli effetti collaterali della chemio e della radioterapia come la mucosite, la tossicità cutanea, la disfagia e il dolore, migliorando la qualità della vita dei pazienti durante il trattamento.



