Sanihelp.it – Chi ha una personalità passivo-aggressiva agisce in modo passivo, esprimendo l’aggressività in modo ‘nascosto’. Si tratta chiaramente di un comportamento disfunzionale ed è molto diffuso, sia tra gli uomini sia tra le donne.
La persona che mette in atto comportamenti passivo aggressivi (in modo del tutto intenzionale) è mossa dalla rabbia, che camuffa altrettanto consapevolmente. Chi si comporta in questo modo, infatti, cerca di ostacolare la volontà dell’altro, nel tentativo di generare ira e frustrazione, per poi assumere atteggiamenti vittimistici, fingendo di non comprendere la reazione altrui.
Il comportamento dei passivi-aggressivi è quindi progettato per esercitare il controllo, costringendo gli altri ad agire. È evidente che si tratta di un comportamento più conveniente rispetto a un’onesta discussione e un possibile conflitto, percepiti come più faticosi.
Questa capacità di manipolare gli altri, rende le persone passive-aggressive potenti. Sono molto abili, infatti, a camuffare la loro ostilità da ironia e sarcasmo. Confondono, causano equivoci e forse non sorprende scoprire che fino a qualche tempo fa questa modalità veniva identificata come un disturbo della personalità…
Se il contesto obbliga a interagire con persone passivo-aggressive (es. al lavoro) il modo migliore per ridurre il suo impatto negativo è ignorarle. Quando si rendono conto, infatti, che le loro parole non sortiscono alcun effetto, si placano.