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Disfunzione erettile: disponibile il primo farmaco in crema

Uomo

Sanihelp.it – Buone notizie per i 3,2 milioni di Italiani alle prese con problemi di disfunzione erettile: è disponibile anche nel nostro Paese un nuovo farmaco contro i problemi di erezione, il primo di tipo topico, cioè in crema. Vede l'associazione di due sostanze: l'alprostadil, una prostaglandina, «principio attivo di comprovata efficacia vasodilatante, e una molecola, DDAIP, capace di aumentare di molto l'assorbimento cutaneo» ha spiegato il professor Francesco Montorsi, primario di urologia e direttore scientifico all'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, durante la presentazione del farmaco, avvenuta all'ultimo congresso della Società Italiana di Urologia tenutosi nei giorni scorsi a Riccione.


Va applicato sulla punta del pene, instillando una goccia sul meato uretrale (lo sbocco dell’uretra sulla sommità del glande): una modalità semplice anche se, la prima volta, gli esperti consigliano di affidarsi al medico. «Il farmaco agisce rapidamente, in 15-30 minuti,ma perché vada, per così dire, a regime, cioè raggiunga la migliore efficacia, e per prendere confidenza con la tecnica di applicazione corretta ci vogliono circa 8-10 applicazioni» ha sottolineato il professor Vincenzo Mirone, segretario generale della Società Italiana di Urologia.

«È un farmaco di prima linea, adatto cioè a chi ha ancora una residua attività erettiva, quindi un’impotenza non grave, e non vuole o non può ricorrere ai farmaci in compressa esistenti, gli inibitori della fosfodiesterasi 5 (PDE5)» ha continuato Mirone. L’applicazione locale rende il medicinale in crema sostanzialmente sicuro e ne permette l’uso anche quotidiano (per non più di un’applicazione al giorno). Non passando per il sistema digerente, inoltre, il principio attivo non va incontro a interferenze con alimenti e/o altri farmaci. La crema dell’amore, come è stata ribattezzata, è già acquistabile con la ricetta medica in tutte le farmacie.

Si chiama invece Disfunzione erettile – autovalutati l’app gratuita approvata dagli esperti della Società Italiana di Urologia. Basta rispondere a sei semplici domande, realizzate sulla base del test IEEF-EF, uno dei test diagnostici di autovalutazione più utilizzati per questo problema: in base alle risposte date si ottiene un indicatore, sottoforma di semaforo verde, giallo o rosso, che aiuta a capire se si è o meno a rischio di flop in camera da letto.

«Non si tratta di una vera e propria diagnosi, ma solo di un’indicazione di una probabilità e quindi dell’eventuale necessità di un controllo approfondito dello specialista» ha tenuto a precisare Mirone. «La nostra intenzione non è spingere all’autodiagnosi né bypassare il medico, ma aumentare la conoscenza e la consapevolezza di un problema». Infatti, se il semaforo è rosso o giallo si viene invitati a contattare il centro di andro-urologia più vicino. Come trovarlo? Sempre grazie all’app, che contiene l’elenco aggiornato degli indirizzi e dei recapiti telefonici dei centri nazionali pubblici cui far riferimento. L'app è già scaricabile, oltre che sulle piattaforme digitali per Android e iPhone, anche sul sito della Società italiana di Urologia (www.siu.it).

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