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Basta scuse contro i problemi di erezione

Campagne

Sanihelp.it – Dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno, anche nel 2011 riparte Basta scuse, la campagna sulla disfunzione erettile voluta da SIA (Società Italiana di Andrologia), SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità) e SIU (Società Italiana di Urologia).


Sabato 26 e domenica 27 marzo sarà, infatti, possibile prenotare, chiamando il numero verde 800.36.36.77 dalle 8 alle 20, una consulenza andrologica personalizzata gratuita, una visita con lo specialista che prevederà anamnesi (cioè un colloquio tra andrologo e paziente per la raccolta di tutte le informazioni sanitarie utili), esame obiettivo e discussione informativa sul deficit erettile, sugli esami diagnostici consigliabili e sulle possibilità terapeutiche oggi disponibili.

L’attenzione è focalizzata sulla disfunzione erettile, una patologia che interessa 1 maschio adulto su 8, perché questo problema non è esclusivamente sessuale, ma rappresenta un campanello d’allarme per la comparsa di altre malattie, soprattutto patologie cardiovascolari e diabete:«La disfunzione erettile, soprattutto dopo i 50 anni, può essere la prima espressione di un danno vascolare generalizzato» ricorda il professor Giovanni Maria Colpi, direttore dell'Unità di Andrologia, Ospedale San Paolo di Milano.

«Oggi, grazie ai diversi farmaci di cui disponiamo siamo in grado di dare ad ogni paziente con deficit erettivo una terapia del tutto personalizzata» spiega il medico. Un disturbo, quello dell’erezione, tutt’altro che psicologico e che non va vissuto come inevitabile conseguenza dell’età che avanza, ma che si può e si deve curare: non ci sono quindi scuse, come recita il claim della campagna, per temporeggiare. Ne va della salute generale oltre che sessuale.

Le visite prenotate il prossimo fine settimana, che saranno effettuate da fine marzo per 4 settimane, saranno anche l’occasione per fare un check-up completo sulla propria salute e per questo consigliate a tutti gli uomini. «La campagna è rivolta anche ai più giovani che, con la soppressione della visita di leva, hanno perso un importante filtro sociale e l’opportunità di una diagnosi precoce di patologie uro-andrologiche potenzialmente lesive della loro sessualità e fertilità» ricorda il dottor Mauro Silvani, urologo e andrologo della ASL BI del Piemonte Orientale, delegato nazionale della SIA.

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