Sanihelp.it – Ci stanno lavorando negli Stati Uniti, all’università della North Carolina: creare un tipo di contraccezione maschile che non sfrutti ormoni ma che possa offrire ugualmente un periodo di temporanea sterilità, un po’ come succede con la pillola nel campo femminile.
Risultati positivi arrivano dagli studi con gli ultrasuoni: sembra, infatti, che bombardare con ultrasuoni i testicoli, blocchi la produzione di spermatozoi per circa sei mesi, garantendo un sesso sicuro al riparo da gravidanze indesiderate. Senza altri bombardamenti, tutto dovrebbe tornare come prima, permettendo, quindi, una reversibilità della contraccezione.
L’idea è quella di sfruttare gli strumenti terapeutici già esistenti che sfruttano gli ultrasuoni (per esempio nel campo della medicina sportiva), senza, quindi, costi aggiuntivi, che nelle intenzioni dei ricercatori, potrebbe essere utilizzato nei paesi in via di sviluppo per un adeguato controllo delle nascite.
Difficilmente, però, l’anticoncezionale a ultrasuoni potrà sostituire il caro buon vecchio preservativo, per un motivo per altro piuttosto evidente: il profilattico rappresenta, ad oggi, l’unico mezzo di protezione efficace contro la trasmissione delle malattie veneree, per il suo ruolo di barriera tra le mucose, che ovviamente gli ultrasuoni non possono sostituire.
Il progetto, ad ogni modo, promette bene come semplice contraccettivo, grazie alla reversibilità, il basso costo, l’affidabilità e l’assenza di sostanze ormonali. L'obiettivo degli scienziati, ora, è di valutare l'efficacia e la sicurezza del metodo su larga scala. E per farlo avranno a disposizione un finanziamento di 100 mila dollari.