Sanihelp.it – Si stima che ogni anno 131 milioni di persone contraggono la clamidia, 78 milioni la gonorrea e 5,6 milioni la sifilide: queste tre comuni malattie a trasmissione sessuale insieme colpiscono quasi 215 milioni di persone al mondo ogni anno. Causate da batteri, se non trattate, possono diventare causa di infiammazioni pelviche, aborti spontanei, nascite pretermine e infertilità maschile e femminile.
Sono normalmente curabili con antibiotici ma, il problema, sollevato recentemente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è che stanno diventando però sempre più difficili da trattare, anche a causa di un uso improprio di tali farmaci, che favoriscono lo sviluppo di antibioticoresistenza nei ceppi batterici incriminati.
È la gonorrea quella che, tra le tre, ha sviluppato la resistenza più forte, tanto che sono già stati individuati ceppi multi-resistenti che non rispondono ad alcun antibiotico disponibile. Per questo l’OMS ha varato nuove linee guida consigliando quali medicinali preferire e quali evitare: per la gonorrea, per esempio, è sconsigliato l’uso di chinoloni, mentre per la sifilide si raccomanda una sola dose di penicillina benzatina iniettata in muscolo, che risulta essere più efficace e più economica di antibiotici orali.
«Le nuove linee guida rafforzano la necessità di trattare queste malattie con l'antibiotico giusto, al giusto dosaggio e nel momento giusto, per ridurre la loro diffusione e migliorare la salute sessuale e riproduttiva. Per fare questo, i servizi sanitari nazionali devono monitorare i modelli di resistenza agli antibiotici per queste infezioni nei propri paesi» dice Ian Askew, direttore della Salute riproduttiva dell'Oms, che esorta i vari Stati ad aggiornare le linee guida nazionali.
Intanto, come ricorda anche l'Oms, se usati correttamente i preservativi sono un metodo efficace di protezione e prevenzione.