HomeVita di coppiaAIFA: marcia indietro sulla gratuità degli anticoncezionali

AIFA: marcia indietro sulla gratuità degli anticoncezionali

Contraccezione

Sanihelp.it – A fine aprile il Comitato Prezzi e Rimborsi (Cpr) dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) aveva annunciato la decisione di rendere rimborsabili, quindi a carico del Servizio Sanitario Nazionale (con un costo stimato per lo Stato di 140 milioni di euro annui), e, di fatto, gratuiti per le donne di tutte le età, una serie di farmaci contraccettivi: lo aveva reso noto la stessa presidente del Cpr, Giovanna Scroccaro, parlando a Quotidiano Sanità. Perché la decisione fosse operativa occorreva solo attendere l’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione della stessa agenzia e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che avrebbe permesso anche di sapere con precisione quali tipi di anticoncezionali sarebbero rientrati nella misura.


In genere l’approvazione da parte del CDA dell’agenzia è una formalità, tanto più che anche la Commissione tecnico scientifica dell’AIFA (CTS) aveva dato il proprio parere favorevole, ma questa volta le cose sono andate diversamente: il Consiglio di amministrazione ha deciso di rimandare la decisione perché ritiene, come si legge nella nota diffusa dallo stesso, che  «non sussistono gli elementi essenziali per deliberare». In particolare, mancherebbero «precise indicazioni sulle fasce di età a cui concedere gratuitamente la pillola anticoncezionale, sulle modalità di distribuzione e sui costi per il Sistema Sanitario Nazionale nei vari scenari di adozione della rimborsabilità». 

Non è escluso che alla base dello stop ci siano anche motivazioni politiche, resta il fatto che i tempi inevitabilmente si allungano. Ricordiamo però che ci sono già alcune realtà regionali che offrono gratuitamente i contraccettivi alle donne che rientrano in alcune fasce di età e/o reddito. Come riporta l’Agi: da fine febbraio nei consultori del Lazio la pillola è gratuita per le donne tra i 14 e i 21 anni mentre già dal 2008 in Puglia contraccettivi ormonali di fascia C sono distribuiti gratuitamente anche alle donne tra i 26 e i 45 anni (in base al reddito). Dal 2018, inoltre,  la pillola è fornita gratis: in Emilia Romagna, alle donne con meno di 26 anni e a quelle tra i 26 e i 45 anni con esenzione di disoccupazione o lavoratrici colpite dalla crisi;  in Piemonte, alle giovani tra i 14 e i 25 anni e per le disoccupate o non abbienti tra i 26 e i 45 anni; in Toscana, alle giovani tra i 14 e 25 anni, e alle donne tra i 26 e 45 anni in possesso di un codice di esenzione. Infine, anche la provincia autonoma di Trento fornisce gratuitamente contraccettivi.

Insieme alla rimborsabilità degli anticoncezionali, era stata annunciata anche quella dei farmaci per la profilassi pre-esposizione (Prep) all’HIV, di cui avevamo già avuto modo di parlare: nessuno stop in questo caso, la misura è stata approvata ed è ufficialmente in vigore.

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