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Anche gli asini vanno a scuola

Onoterapia

Sanihelp.it – Quante volte è capitato di sentire le parole «Non sai niente! Sei un somaro!» rivolto ad un alunno non molto incline allo studio? Ecco, invece, come l’asino, da sempre simbolo di testardaggine ed ignoranza, fuori dai luoghi comuni possa essere utilizzato come un vero e proprio professore per aiutare i giovani più difficili, i cosiddetti bulli.


Questa intuizione di una nuova forma di pet therapy, meglio conosciuta come onoterapia, è nata da una coppia padovana, Massimo Furegon, perito agrario, e la moglie Sabrina Lincetto, educatrice, che allevano asini in una vera e propria oasi verde.

Proprio gli asinelli, portati a scuola, possono aiutare gli insegnanti a risolvere e a diminuire il fenomeno del bullismo che è sempre più diffuso in tutte le scuole italiane. Ma come questi animali aiutano gli studenti?

Prendersi cura di un animale può per molti versi avere un risvolto benefico. Ricordiamo come l’impiego di Labrador in un college americano e nelle scuole della provincia di Bolzano, diminuirono notevolmente gli episodi di bullismo e i cani si comportavano come dei veri e propri studenti modello.

Allo stesso modo l’impiego dell’asino aiuta i ragazzi più difficili. Questi si sono ritrovati a strigliare, pulire e coccolare gli asinelli e hanno scoperto un modo nuovo di rapportarsi con il prossimo. Il progetto riguarda per ora le scuole di Padova e Vicenza a partire dalla materna fino ad arrivare alle scuole superiori e gli asinelli impiegati sono una ventina circa.

«Con i ragazzi più difficoltosi, spiega Massimo Furegon, gli asini riescono a dare il massimo. Li trasformano completamente facendo leva sulle emozioni. Sembrano azioni semplici, invece sprigionano una profonda carica rilassante, infondono benessere e creano un legame positivo. Ci sono stati casi di ragazzini violenti che hanno avuto un approccio pesante, le prime volte, ma lo sguardo profondo e dolcissimo degli asini ha immediatamente placato perfino i più terribili».

Ma perché tra tanti animali si è scelto di adoperare proprio gli asini? Perché essendo animali molto dolci, docili e umili riescono ad interagire in modo positivo con l’uomo dimostrandosi anche molto affettuosi. È un animale che non si ribella mai e che non sa cosa voglia dire arrabbiarsi.


I ciuchini hanno riscosso talmente tanto successo nelle scuole che l’ASL n° 16 di Padova ha deciso di coinvolgerli nelle iniziative che riguardano persone con problemi psichiatrici.

Speriamo che questa nuova forma di terapia si diffonda sempre di più in tutta Italia, per aiutare il maggior numero di ragazzi per fare dimenticare loro cosa sia la violenza.

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