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Come proteggere dal freddo i nostri amici a 4 zampe

Consigli

Sanihelp.itL’estate è torrida e l’inverno è freddo. Gli animali sono sensibili a questi cambiamenti climatici, anche se non tutti soffrono il freddo allo stesso modo. Per esempio, alcune razze di cani soffrono maggiormente il freddo perché sono a pelo raso (Segugio Italiano, Weimaraner, Bracco Italiano, Boxer, Dalmata…).


Le razze con il pelo lungo e folto, invece, sono meno esposti al freddo in quanto il mantello funge da isolante (Siberian Husky, Alaskan Malamute).

Alcuni soggetti sono più a rischio: i cuccioli, i giovani sotto i 6 mesi, gli anziani, i soggetti malnutriti, i cani con patologie cardiache e respiratorie. Anche i pazienti con patologie ormonali hanno maggiore difficoltà a regolare la loro temperatura corporea.

Qualsiasi specie animale deve avere sempre un riparo indipendentemente dalla temperatura in ogni stagione. Durante l’inverno è importante proteggere gli animali non solo dal freddo ma anche dal vento, dalla pioggia e soprattutto dall’umidità. Infatti in presenza di vento o pioggia, la dispersione di calore corporeo sarà maggiore.

È importante che l’animale abbia una cuccia calda e confortevole e se vive costantemente all’aperto bisognerà modificare i suoi fabbisogni nutrizionali: aumento del valore energetico della razione in quanto consumerà più calorie per mantenere la termoregolazione.

Quando un animale rimane per troppo tempo esposto alle basse temperature può arrivare all’ipotermia: la sua temperatura corporea scende sotto i limiti di normalità. In estate in molti raccomandano ai proprietari di non lasciare i propri animali in macchina, dato che la temperatura al suo interno raggiunge temperature piuttosto elevate in pochissimo tempo. Lo stesso vale per l’inverno: lasciare troppo tempo il cane o il gatto in macchina è un rischio.

Se vediamo che il nostro amico uggiola, si acciambella, i suoi movimenti divengono lenti e cerca luoghi per proteggersi dal freddo, vuol dire che ha bisogno di un riparo e di un po’ di tepore.


Attenzione anche alla pioggia. Bisogna asciugare sempre i cani al termine delle passeggiate sotto la pioggia per evitare ripercussioni sul loro stato di salute. I cani di taglia piccola o con le zampe corte si bagnano con più facilità addome e torace per il contatto con neve o pozzanghere.

Bisogna prestare attenzione ai cani a pelo lungo dato che la neve può formare dei piccoli blocchi di ghiaccio sotto le ascelle e tra le dita, rendendo difficili i loro movimenti.

Molte persone pensano che il rimedio per combattere il freddo sia quello di mettere ai propri animali giacche e cappotti. In alcuni casi, come per gli animali anziani, i cuccioli e i cani a pelo raso è un rimedio efficace ma spesso questi indumenti ed accessori sono usati in modo improprio dai proprietari che vestono i propri animali solo per una soddisfazione personale.

Non c’è nulla di male in un padrone che fa indossare al proprio animale la mantellina per la pioggia perché abita in un appartamento e non ha voglia di trascorrere ore ad asciugare il proprio animale sul pianerottolo di casa. Spesso però i proprietari mettono in ridicolo il proprio amico peloso minando nella maggior parte dei casi la sua dignità.

Ecco che l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) ha stilato un vademecum per aiutare i proprietari a proteggere nel modo giusto i nostri amici a 4 zampe:
• E’ importante tenerli quanti più possibile in casa o in luogo caldo e riparato.

• Tenere d’occhio il loro stato di salute generale: se il tono dell’umore è basso, sembrano stanchi, starnutiscono spesso, o hanno la febbre, è importante contattare il medico veterinario.

Se in seguito ad un temporale il cane o il gatto si bagnano, vanno asciugati al più presto e con cura, con particolare riferimento alle zampe e alle orecchie.

Non dimentichiamoci degli animali selvatici. Anche loro hanno diritto ad un riparo e di protezione dal freddo e dalle intemperie:
– Lasciare nel giardino, sul balcone o in un luogo riparato dai predatori, oltre a qualche leccornia, due ciotoline d’acqua tiepida e pulita: una per bere, l’altra (meglio se di terracotta) per consentire agli uccellini di fare il bagno. Questo permette loro di mantenere il piumaggio in ordine e, quindi, di avere una ulteriore protezione contro il freddo.
– Se possibile, installare sul terrazzo o nel giardino piccole mangiatoie per uccelli per garantire loro un luogo sicuro dove trovare cibo in abbondanza. Naturalmente, le mangiatoie devono essere posizionate in luoghi al riparo dai predatori.

– Se si decide di installare la mangiatoia, questa dovrà essere rifornita costantemente fino alla primavera. Se si interrompe bruscamente la somministrazione di cibo, gli uccelli possono perdere un punto di riferimento molto importante durante l'inverno.

Una casetta per uccelli può essere utile come riparo dal vento, dalla neve e dal gelo. Ma anche per passare la notte in tutta tranquillità. Va sistemata in un luogo tranquillo, riparato dai predatori, dagli agenti atmosferici e dal traffico.
 

– Tra gli alimenti più indicati ci sono: le arachidi non salate, i semi di girasole e di zucca, le piccole granaglie, il miglio, le briciole (panettone, dolci e pane), nonché i fiocchi di cereali (cornflakes), le croste di formaggio tagliate a cubetti. E’ possibile usare, specie per gli insettivori, anche il cibo per cani e gatti, la frutta fresca e la frutta secca. Da evitare invece, le briciole troppo secche, i legumi crudi, il latte.

– Nei mesi invernali può capitare di trovare un animale selvatico a terra, debilitato dalla mancanza di cibo o dal freddo. In questi casi è necessario metterlo in una scatola, all’interno della quale sia stato adagiato un panno di lana e rivolgersi a una associazione protezionistica o portarlo al più presto in una struttura di recupero cercando di tenerlo il più caldo possibile.

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FonteENPA

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