Sanihelp.it – Il sialocele, o mucocele salivare, è la più comune patologia delle ghiandole salivari nel cane e consiste in una raccolta di secreto all’interno di una ghiandola salivare. La presenza di saliva nel tessuto sottocutaneo provoca una reazione infiammatoria, facendo sì che i mucoceli siano rivestiti da tessuto di granulazione (tessuto infiammatorio). Tutte le ghiandole salivari possono essere interessate da questa patologia, ma le più colpite sono la mandibolare e la sottolinguale. La causa più frequente è un trauma a carico della ghiandola o del suo dotto escretore, soprattutto nei cani più giovani che giocano con la bocca con oggetti vari o pezzi di legno. Cause meno comuni sono la presenza di corpi estranei, una neoplasia o la formazione di calcoli salivari.
Il sialocele si manifesta con una tumefazione di consistenza fluttuante, indolore ed elastica ripiena di saliva in corrispondenza della ghiandola colpita. Di solito non ci sono complicazioni, ma a seconda della localizzazione del problema può insorgere difficoltà alla masticazione o alla deglutizione, o addirittura difficoltà respiratorie se la massa ostruisce le vie aeree.
Gli esami necessari a individuare il problema sono l’ecografia e la centesi, che consiste nell’aspirazione del liquido contenuto nella ghiandola attraverso una puntura con siringa o ago cannula, allo scopo di poterlo esaminare.
La diagnosi si basa inoltre sul quadro clinico mentre la terapia è di solito chirurgica, a parte il 25% dei casi che si risolve spontaneamente. La terapia antibiotica o cortisonica riduce solo momentaneamente il problema, e dopo una decina di giorni il gonfiore ritornerà. L’intervento, quando necessario, si basa sull’asportazione della ghiandola interessata ed è risolutivo in quasi tutti i pazienti.
La ripresa avviene rapidamente senza conseguenze nel lungo periodo.