Sanihelp.it – Una donna per essere bella deve essere necessariamente magra? Per gli italiani, donne e uomini, la risposta è no. La donna ideale è una taglia 44, seguita dalla 46 e solo al terzo posto la 40-42. È quanto emerge da una ricerca condotta da GfK Italia per Fiorella Rubino.
La donna ideale: non magra, ma con delle belle forme. La taglia 44 è perfetta. il 70% ci uscirebbe a cena, il 67% la sposerebbe e il 66% passerebbe con lei una notte di sesso. Le curvy sono: allegre (83% uomini e 86% donne), belle (78% uomini e 85% donne), materne (77% uomini e 91% donne). I responsabili dell’equazione bellezza uguale magrezza sono i media e la moda (83% donne e 73% uomini).
Dal confronto con una ricerca condotta nel 2001 su donne dalla taglia 48 in su, risulta che è costante la difficoltà di rapporto con il proprio corpo e per certi versi si è accentuata in quanto le donne sono molto più spesso a dieta rispetto al 2001 e sono più critiche nel giudicare il proprio stato di forma fisica (da ottimo a discreto per il 35,5% rispetto al 59% del 2001).
Da un lato, le donne sembrano anelare al superamento di certi stereotipi: il 77% si dichiara convinta che la bellezza per una donna non sia solo l’essere magra, dall’altro lato la magrezza continua a essere per loro un canone estetico importante.
Il 73% delle donne percepisce (e probabilmente patisce) l’esistenza nell’immaginario collettivo dell’assunto donna fisicamente perfetta = donna magra. Sono attente al peso e salgono spessissimo sulla bilancia, ma sono a dieta molto più degli uomini (42% vs 29%) che, per sentirsi belli, puntano soprattutto sui muscoli. Le donne si sentono giudicate più spesso degli uomini per la loro forma fisica (51% vs 43%). E sono anche le più autocritiche, tanto che il primo giudice sono loro stesse (47% rispetto al 39% degli uomini) seguite, con notevole distanza, dal partner (17% rispetto al 27% degli uomini).
A portare la sua diretta esperienza è Elisa D’Ospina, modella curvy e presentatrice: «Io ho affermato in prima persona l’importanza dell’autenticità: non ho mai accettato di cambiare, di rendermi diversa da come sono. Ho imparato a non dare peso ai commenti e a valorizzare ciò che di bello ho, nelle mie imperfezioni. Condivido l’importanza di affermare il valore dell’unicità di ogni donna e della libertà da modelli a volte impossibili».