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Voglio una pelle di rugiada

Beauty di stagione

Sanihelp.it – C’è chi la chiama glass skin, uno dei trend più forti in cosmetica negli ultimi anni, e chi più semplicemente »pelle di vetro» o ancora »pelle di rugiada». Il concetto di fondo comunque è identico dal momento che si parla di una cute liscia, compatta, uniforme, traslucida al punto da lasciar trasparire la luce.


Non si tratta quindi di una pelle perfetta, dono di natura, ma di una pelle che una cura attenta e puntuale perfeziona fino a renderla luminosa. Il che non è semplice soprattutto in una stagione come l’inverno quando freddo, smog e altre pesanti aggressioni esterne, portano il viso ad essere spento e opaco.

La glass skin, che come spesso succede negli ultimi tempi è una tendenza in arrivo direttamente dalla Corea, non si conquista con routine ossessive di cura: è il segnale di una bellezza soft, lontana dagli artifici che si ottiene con attenzione ma senza sforzi eccessivi e senza moltiplicare all’infinito i passaggi. Tutto questo in nome di una tendenza che va per la maggiore, che prende il nome di skinimalism e che definisce una beauty routine essenziale nella sua efficacia, puntuale nei gesti, dell’effetto finale molto naturale.

Quello che conta è scegliere con attenzioni i cosmetici puntando su formule capaci di lavorare con precisione a livello della grana della cute per migliorarla uniformandola.

Come sempre tutto parte dal gesto chiave per l’equilibrio e della bellezza della cute, la detersione da ripetere puntualmente mattina e sera con le formule che si preferiscono, con o senza risciacquo, purchè delicate nell’azione pulente così da non impoverire eccessivamente il film idrolipidico della cute. In inverno in modo particolare programmare uno scrub settimanale è utile per evitare accumuli di impurezze nei pori e risvegliare dolcemente la luminosità della cute.

Secondo passaggio fondamentale è l’idratazione affidata a sostanze note ma sempre efficaci, a partire dall’acido ialuronico a diversi pesi molecolari. La crema idratante, con filtri solari per il giorno visto che gli Uva rappresentano sempre un pericolo per la pelle, è la formulazione base a cui aggiungere un booster idratante, almeno la sera e una maschera da programmare a cadenza regolare, anche una volta la settimana.

Tra gli ingredienti da ricercare per ottenere la glass skin vanno menzionati i peptidi, molecole capaci di interferire con il processo di degradazione del collagene, fibra elastica di sostegno, e rallentarne il progressivo deterioramento in modo da preservare il turgore della pelle e migliorarne la texture. All’elenco si aggiunge poi la niacinamide, principio attivo multifunzionale che limita la comparsa delle imperfezioni nelle pelli miste e grasse. Inoltre riduce i pori dilatati e potenzia la respirazione cellulare migliorando la grana cutanea e regalando un colorito omogeneo e luminoso.


Per un effetto glass skin è importante risvegliare il processo di rinnovamento cutaneo impigrito dal passare del tempo. Lo fa ancora una volta la niacinamide che stimola il ricambio cellulare e favorisce la produzione di collagene. Senza dimenticare il ruolo chiave degli alfa, beta e polidrossiacidi che »staccano» le cellule morte con un’azione cheratolitica: in superficie la pelle acquista morbidezza e trasparente luminosità, in profondità si riattivano meccanismi sopiti così che la cute recuperi vitalità e freschezza.

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