Il dottor Blackburn nell’elaborazione della sua dieta è andato a calcolare il fabbisogno proteico dell’individuo atto ad innescare il processo che porta alla formazione dei corpi chetonici: ogni giorno la donne dovrebbe introdurre 1,2 g di proteine per kg di peso e l’uomo 1,5.
In questo modo si ha la diminuzione del glucosio con conseguente attivazione del catabolismo dei trigliceridi adipocitari: la lipoproteinlipasi idrolizza i trigliceridi in acidi grassi e glicerolo che a sua volta è ossidato a livello del fegato in glucosio.
I corpi chetonici che si formano a partire da questo processo sono in grado di fornire fino al 25% dell’energia necessaria all’organismo per svolgere le sue funzioni, la loro presenza facilita l’utilizzo degli acidi grassi liberi da parte del cervello, in pratica quando l’organismo funziona in condizioni di digiuno proteico si vede costretto ad utilizzare a pieno l’energia del tessuto adiposo, riducendolo, senza intaccare la massa magra.