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emorroidi

COLLEGAMENTI

 


La malattia è anche conosciuta come:
emorroidi patologiche, malattia emorroidaria

La malattia delle emorroidi è provocata dal cedimento del rivestimento mucoso del canale ano-rettale, sono diversi i fattori che la determinano e altrettante le tarapie in grado di guarirla.

Categoria: Malattie apparato digerente

Che cos’è – Emorroidi

 

Le emorroidi non sono tutte uguali

Le emorroidi sono dei cuscinetti di tessuto spugnoso molto ricco di vasi sanguigni, situato nella parte terminale del retto e dell’ano. Sono strutture anatomiche normali (presenti già nel feto) e hanno una specifica funzione: quella di partecipare alla continenza di liquidi e dei gas. Le emorroidi formano dei plessi: il plesso interno è posto sopra la linea pettinata il plesso esterno è posto al di sotto della linea pettinata.

Per anni si è usato il termine anatomico emorroidi per definire i sintomi clinici rappresentati da congestione, sanguinamento, prolasso, trombosi e dolore. Oggi è corretto usare il termine di malattia emorroidaria e non emorroidi per definire la patologia a carico di tali strutture.

La malattia delle emorroidi è provocata dal cedimento del rivestimento mucoso del canale ano rettale e dal suo scivolamento verso il basso che determina la spinta verso l’esterno dei plessi emorroidarii . Questo scivolamento della mucosa ano-rettale e il prolasso dei plessi emorroidarii sono responsabili della malattia emorroidaria e della sintomatologia ad essa correlata
Tale teoria del prolasso mucoso, ormai accettata universalmente ci permette di classificare il prolasso emorroidario in quattro gradi:

primo grado
Prolasso interno, che non si estende oltre il margine anale durante la defecazione;

secondo grado
Prolasso esterno, che migra verso l’esterno solo durante la defecazione, per poi rientrare spontaneamente al termine di questa;

terzo grado
Prolasso esterno che migra come il precedente verso l’esterno alla defecazione, ma che si riduce solo manualmente;

quarto grado
Prolasso esterno permanente, riducibile o non riducibile che viene fuori spontaneamente indipendentemente dalla defecazione.

La cura emorroidi, affrontate più in dettaglio negli altri articoli dell’aprofondimento malattie emorroidi, possono essere suddivise in cure farmacologiche e chirurgiche.

Emorroidi. Le cause principali

 

Sono diversi i fattori che determinano il cedimento del rivestimento mucoso ano-rettale e il prolasso emorroidario, sicuramente un fattore di primo livello è la predisposizione costituzionale legata al discorso dell’ereditarietà, ma ci sono davvero tante concause.

Ecco un elenco dei diversi fattori che contribuiscono allo sviluppo della malattia emorroidaria

• Invecchiamento
• Difficoltosa funzione dell’intestino, dovuta all’abuso di lassativi o clisteri;
• Sforzo durante l’evacuazione
• Stipsi rettale con feci solide, disidratate, che richiedono un intenso sforzo defecatorio con aumento della pressione endoaddominale
• Alimentazione scorretta scarsa di fibre e scorie vegetali, uso di cibi irritanti
• Abitudine di stare a lungo seduti sul water, ad esempio per leggere
• Ipertono dello sfintere interno con un’elevata pressione nel canale anale che rende difficile il ritorno venoso del sangue
• Posizione seduta protratta per lungo tempo per esempio quello che capita agli autisti di autobus

inoltre sono condizioni favorenti
• Gravidanza
• Ipertensione portale in corso di cirrosi epatica
• Patologie epatiche

Prevenzione – Emorroidi

Prevenire le emorroidi: dieta ricca di fibre

Se le cause del prolasso emorroidario sono varie e senza un filo conduttore che le accomuna, capiamo che anche la prevenzione non può essere precisa e mirata a determinate situazioni nocive.
La questione della prevenzione si fa ancora più incerta se si considera il fatto che certi fattori fanno aumentare il rischio solo per determinati soggetti.

In generale possiamo dire che seguendo una serie di comportamenti si diminuisce il rischio di malattia. Queste indicazioni vanno seguite in particolare da chi è predisposto e quando i primi sintomi emorroidarii iniziano a farsi sentire.

L’unico suggerimento valido per tutti è evitare la stitichezza, per ottenere ciò bisogna arricchire la dieta con fibre di diverso tipo, quindi mangiare verdura, frutta e pane integrale. Bisogna poi evitare di fare uso (e abuso) di lassativi e di spingere troppo a lungo alla defecazione

Sempre dal punto di vista nutrizionale, sempre per chi sa di avere una predisposizione o per chi ha il sentore dei primi sintomi è di grande importanza evitare alcol, spezie, caffè,

In generale bisogna cercare di non stare nella stessa posizione per troppo tempo. Il fumo ha effetti negativi.

Malattia emorroidaria: i sintomi principali

I sintomi emorroidarii nella maggior parte dei casi non sono dovuti alle emorroidi stesse ma alla complicanza del prolasso.

In via generale si manifesta prurito anale, senso di peso rettale e perdite di sangue durante l’evacuazione (quando le emorroidi vanno incontro a rottura)

Il dolore indica la possibile presenza di tromboflebite emoorroidaria, tra le complicazioni ci sono anche il prolasso della mucosa rettale e l’anemia da sanguinamento cronico.

Durante queste complicanze il dolore si fa intenso e può durare anche qualche giorno, può capitare che sparisca in seguito a emorragia anche modesta.

La sintomatologia dipende anche dal grado del prolasso. Qui di seguito proponiamo un elenco della sintomatologia, in modo che sia facile capire quando si è giusto parlare di malattia emorroidaria:

  • emorragia durante l’evacuazione
  • prolasso durante l’evacuazione
  • prurito nell’area anale
  • dolore
  • nodulo sensibile

 

Cura e Terapia – Emorroidi

Emorroidi: come risolvere i sintomi lievi

>Per il prolasso di primo grado è solitamente sufficiente adottare dei piccoli accorgimenti dietetici e comportamentali.

Dal punto di vista nutrizionale valgono le stesse regole svolgono una funzione preventiva.
La situazione si può risolvere adottando un regime dietetico adeguato: molte fibre (esempio, frutta, vegetali, pane e cereali) e molti liquidi (tanta acqua), pochi alcolici (specialmente i super) e pochi cibi piccanti.

Poi possono essere attuati alcuni accorgimenti che puntano a dare un po’ di sollievo.

Evitare un’eccessiva spinta per la defecazione in questo modo si riduce la pressione sulle emorroidi si aiuta a prevenire il prolasso.

È importante la pulizia della regione anale dopo ogni defecazione. Anche un bagno in semplice acqua tiepida per 10 minuti può dare qualche sollievo. Si sconsiglia l’uso di acqua fredda e ghiaccio

Con queste misure, in due-sette giorni, si riesce a ridurre il dolore e il gonfiore delle emorroidi sintomatiche mentre il nodulo duro va a sparire in quattro sei settimane.

In casi più gravi a seconda della tipologia si può ricorrere all’utilizzo di farmaci, a piccoli interventi ambulatoriali o a interventi chirurgici.

Curare le emorroidi con i farmaci

Per quanto concerne la congestione emorroidaria di grado inferiore si opta per l’utilizzo di farmaci emostatici (in fase di sanguinamento), anticoagulanti locali (per prevenire la trombizzazione), farmaci vasoprotettori, anestetici locali, spasmolitici, vasocostrittori e antinfiammatori.

Sono disponibili farmaci da banco per uso topico, sottoforma di pomate e supposte.

I corticosteroidi hanno l’effetto di attenuare l’infiammazione e, quindi, ridurre la dilatazione dei vasi.
Possono essere utili anche degli anestetici locali che invece di agire sull’infiammazione placano il dolore. Esistono in commercio farmaci che contengono un mix delle due tipologie

Attenzione a un uso prolungato. Questi farmaci non agiscono sulle cause ma sono in grado di controllare la sola sintomatologia dolorosa e l’emorragia nei quadri emorroidarii iniziali e per questo motivo vanno utilizzati solo per tenere sotto controllo il disturbo.

Diciamo che i farmaci possono essere un ottimo aiuto agli accorgimenti igienico dietetici per risolvere i problemi di emorroidi sintomatiche di primo livello.

Malattia emorroidaria: le terapie ambulatoriali

Ci sono diverse terapie eseguibili in ambulatorio dallo specialista colonproctologo. La soluzione adeguata viene stabilità in base ai casi clinici.

Ecco una breve spiegazione delle diverse terapia emorroidi

Legatura elastica o banding
Efficace nel prolasso emorroidario di secondo grado. Si posiziona un piccolo anello elastico alla base dell’emorroide in modo da impedire il flusso sanguigno all’interno. L’emorroide e l’elastico cadono spontaneamente in alcuni giorni e la ferita di solito guarisce in una-due settimane. Durante la terapia ci può essere sanguinamento e dolore.

Crioterapia
Molto popolare due decenni fa. Consiste nel congelare il tessuto emorroidario provocandone così la distruzione. Non più menzionata delle più autorevoli società di Coloproctologia nelle linee guida sul trattamento della patologia emorroidaria

Correnti bipolari
Attraverso questo metodo le emorroidi vengono seccate con una carica elettrica. Sono pratiche poco utilizzate.

Malattia emorroidaria: gli interventi chirurgici

La terapia della malattia emorroidaria nelle fasi avanzate del secondo, terzo e quarto grado è chirurgica. Tutte queste tecniche se eseguite a regola d’arte assicurano la perfetta guarigione.
Emorroidectomia
L’emorroidectomia è la rimozione chirurgica delle emorroidi .Tale tecnica è in contrasto con le attuali conoscenze sulla causa della malattia emorroidaria, è ormai dimostrato che il tessuto emorroidario, imporante per la continenza, è responsabile indirettamente della sintomatologia
Quello che bisogna veramente rimuovere è la causa del prolasso di questo tessuto, cioè l’anello di mucosa di rivestimento del canale ano rettale che ha ceduto permettendolo scivolamento verso il basso dei plessi emorroidarii .

L’emorroidectomia comunque ancora molto diffusa con le sue varianti :Milligan –Morgan del 1937 nella quale le ferite vengono lasciate aperte e la Ferguson del 1959 dove le ferite vengono chiuse.

L’emorroidectomia viene eseguita in anestesia generale, spinale o anche locale, e può richiedere un’ospedalizzazione e un periodo di inattività.

PPH anopessi (stapler prolassectomia)
È il nuovo e razionale aproccio alla malattia emorroidaria, che si basa su da precisi concetti anatomo-fisiologici e individua nel prolasso mucoso la genesi della malattia. Questa tecnica mira a guarire dalla malattia emorroidaria non asportando il tessuto emorroidario, ma rimuovendo l’anello mucoso interno che ha ceduto e riposizionando i plessi emorroidarii nella loro sede naturale.
Tale tecnica, risponde pienamente all’esigenza del chirurgo, che con l’aiuto di una stapler circolare, con esperte e rapide manovre rimuove l’anello mucoso interno e riposiziona il tessuto emorroidario nella sede naturale Tale intervento, che confeziona una sutura interna nel retto non prevede ferite e punti di sutura esterni quindi il dolore post operatorio è minimo e i tempi di ripresa di una normale attività sono rapidi 5-6 giorni

La PPH è in grado di risolvere qualunque grado di prolasso .Si esegue in anestesia locale o in spinale e in regime di day hospital.

Emorroidectomia con Laser con Radiofrequenza e con Ultrasuoni È un’emorroidectomia tradizionalie eseguita con l’uso di tali tecnologie che permettono un minor sanguinamento e una più rapida sintesi dei tessuti. Un vantaggio di questa tecnica è che si riduce la necessità di punti di sutura.

Legatura arterie emorroidarie su guida doppler
Questa tecnica consiste nella semplice legatura dei vasi arteriosi che afferiscono ai cuscinetti emorroidarii. La legatura viene fatta canale ano rettale sulla guida di una sonda doppler. Si può eseguire in anestesia locale. È indicata in pochi casi selezionati di primo e secondo grado.

Glossario per Emorroidi – Enciclopedia medica Sanihelp.it

 

Farmaci

 – AREMIN*GEL 30G 1%
 – ATOSSISCLEROL*IV 5F 2ML 0,25%
 – ATOSSISCLEROL*IV 5F 2ML 0,5%
 – ATOSSISCLEROL*IV 5F 2ML 1%
 – ATOSSISCLEROL*IV 5F 2ML 2%
 – ATOSSISCLEROL*IV 5F 2ML 3%
 – DOXIPROCT*RETT POM 20G
 – EMOREN*RETT CREMA 20G 0,25%
 – EMORRIL*CREMA 40G 1%+1,5%
 – FIBRASE*50CPS 50MG
 – FIBRASE*IM IV 10F 1ML 100MG
 – FIBRASE*POM 40G 1,5%
 – FIBROVEIN*IV 10FL 5ML 0,2% MUL
 – FIBROVEIN*IV 10FL 5ML 3% MULTI
 – FIBROVEIN*IV 5F 2ML 0,5% 1D
 – FIBROVEIN*IV 5F 2ML 1% 1D
 – KATAVAL*CREMA 30G
 – PREPACORTH*CR 20G 0,5G+5G/100G
 – PREPARAZIONE H*12SUPP 23MG
 – PREPARAZIONE H*UNG 1,08% 25G
 – PREPARAZIONE H*UNG 1,08% 50G
 – PROCTOFOAM HC*RETT SCH 24G1%+1
 – PROCTOLYN*10SUPP 0,1MG+10MG
 – PROCTOLYN*CR RETT 30G
 – PROCTOSEDYL*6SUPP
 – PROCTOSEDYL*CREMA RETT 20G
 – PROCTOSOLL*CREMA RETT 20G
 – RECTOREPARIL*10SUPP
 – RECTOREPARIL*RETT POM 40G
 – RUSCOROID*RETT CREMA 40G 1%+1%

 

Tag cloud – Riepilogo dei sintomi frequenti

dolore all’ano
prurito all’ano
sangue dall’ano
spasmo doloroso dell’ano
tensione dolorosa dell’ano
bisogno continuo e urgente di defecare
stimolo doloroso alla defecazione
ematochezia
emorragia
emorragia gastrointestinale (proctorragia, ematochezia)
feci scure
espulsione dolorosa delle feci
presenza di sangue nelle feci
melena
pallore
proctorragia
spasmo doloroso del retto
sanguinamento
sbiancamento
sangue dallo stomaco

 

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