Sanihelp.it – Il cuore è un muscolo, per cui è diverso da individuo a individuo, a seconda dell’età, della condizione fisica, dell’allenamento. Il battito del cuore si misura tramite un cardiofrequenzimetro, un dispositivo in grado di rilevare la frequenza cardiaca, cioè il numero dei battiti del cuore al minuto. La frequenza cardiaca massima (FCM) teorica, ovvero quella stimata tramite una formula matematica, è necessaria alla valutazione del carico di lavoro interno di un allenamento. Come si calcola la frequenza cardiaca massima? Esistono diversi metodi per farlo e uno dei più comuni è la formula di Karvonen, grazie alla quale è possibile stabilire le zone di allenamento ottimali in base alla frequenza cardiaca di riposo (FCR) e all’età del soggetto.
Per calcolare la FCM utilizzando la formula di Karvonen, si segue questa equazione:
FCM = (FCM teorica – FCR) × % Intensità desiderata + FCR
La FCM teorica rappresenta la frequenza cardiaca massima teorica, che in genere equivale a 220 meno l’età del soggetto.
Facciamo un esempio: un ragazzo di 20 anni, con FC a riposo di 70 battiti per minuto (bpm), che desidera allenarsi al 70% della sua massima intensità. In questo caso il calcolo della FCM, con la formula di Karvonen, sarebbe:
FCM teorica = 220 – 20 = 200 bpm
In base a questo, applichiamo la formula di Karvonen:
FCM = (200 – 70) x 0,70 + 70 = 161 battiti al minuto
Quindi, la frequenza cardiaca massima (FCM) calcolata utilizzando la formula di Karvonen per un ragazzo di 20 anni con una FCR di 70 battiti al minuto che desidera allenarsi al 70% della sua intensità massima sarebbe di 161 battiti al minuto.
In questo modo è possibile personalizzare il proprio allenamento, adeguando gli obiettivi a quelle che sono le possibilità fisiche.
Altre formule sono utilizzabili, come la formula di Cooper e di Tanaka, che a loro volta danno indicazioni circa la FCM, anche se è consigliabile rivolgersi a un professionista della salute per avere una valutazione personalizzata e precisa della FCM.