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I segreti di bellezza di Filippa Lagerback

Sanihelp.it – La bellezza algida e perfetta, tipica delle nordiche, di Filippa Lagerback, ex modella e conduttrice svedese diventata ormai un volto noto della televisione italiana, contrasta con la spontaneità e la freschezza emanate dal suo sorriso e dai suoi modi affabili e cordiali.


L’abbiamo incontrata in occasione del lancio di una campagna antifumo all’insegna della riscoperta dei sensi. La prima domanda, quindi, è di rito: Filippa, tu fumi?

«Assolutamente, altrimenti oggi non sarei qui! Non ho mai fumato, a parte una piccola parentesi adolescenziale con un numero di sigarette che si contano sulle dita di due maniàƒÂ¢à‚€à‚¦».

L’argomento di oggi è la riscoperta dei sensi attraverso la cura di sé, del proprio benessere esteriore e interiore. Che ne pensi?

«Io sono una persona che si sente molto, nel senso che mi sono sempre presa molta cura del mio corpo, ma soprattutto della mia anima: è un modo di volersi bene tipicamente svedese, e consiste nella cura naturale e interiore di sé, al di là della necessità lavorativa di apparire sempre in perfetta forma. In questo modo si può coltivare l’amore e la cura di sé senza arrivare al fanatismo».

Quindi nel concreto cosa fai per stare bene?

«Ho cominciato a fare la modella a 12 anni quindi ho sempre seguito un’alimentazione controllata, ma non punitiva, nel senso che, fast food a parte, non mi sono mai privata di niente né ho mai seguito diete drastiche. Mangio un po’ di tutto, prediligo i prodotti naturali, specialmente quelli di coltivazione biologica, che reperisco nei negozi specializzati o nei supermercati più forniti.


E poi sono una vera cultrice di fitness e massaggi e un’assidua frequentatrice di palestre e piscine, compatibilmente con i miei impegni di lavoro e di famiglia».

A proposito di famiglia, tu hai una bambina di tre anni, Stella, avuta del tuo compagno Daniele Bossari: due parole su Filippa moglie e mamma.

«Mi piace la vita famigliare, appena posso porto Stella con me nei miei viaggi di lavoro. Per lei adotto lo stesso metodo di cura che ho sempre prediletto, cioè quello naturale, in particolare omeopatico.

E poi mi piace cucinare, anche se mi limito a cose basic, semplici».

Ci racconti la tua gravidanza?

«È stato veramente un periodo tranquillo e sereno, stavo talmente bene che a volte mi chiedevo se ero davvero incinta! Niente nausee, niente svenimenti, niente malesseri.

Non è stato quindi difficile continuare le mie buone abitudini: ho continuato a frequentare la palestra, dove ho seguito un programma di ginnastica specifico per gestanti, e per migliorare la circolazione sono ricorsa al linfodrenaggio».

E così arriviamo al momento del parto.

«Gli ultimi due mesi di gravidanza li ho trascorsi in un agriturismo umbro, per rilassarmi in vista del parto. Alla fine Stella è nata in quella regione, così ha avuto la fortuna di fare i suoi primi sonnellini in mezzo alla natura, sotto il cielo stellato.

Ho partorito in modo naturale e anche veloce, visto che il travaglio è durato in tutto meno di 4 ore. Sono ricorsa all’epidurale, che trovo una magnifica invenzione».

Quindi sei d’accordo con la proposta di legge del nuovo Ministro della Salute, che vorrebbe rendere accessibile a tutte le donne l’epidurale?

«Assolutamente sì. Perché soffrire inutilmente se si può evitare?».

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