Sanihelp.it – Ancora una conquista per la pratica dell'agopuntura. Secondo uno studio recentemente pubblicato sul British Medical Journal, sottoporsi a sedute di agopuntura in concomitanza con le pratiche di fecondazione assistita sembra poter aumentare fino al 65% le chance di concepire un bimbo.
In altre parole, ogni 10 cicli di fertilizzazione in vitro accompagnati dalla tecnica cinese, si verifica una gravidanza extra proprio per gli effetti benefici di questa terapia alternativa, utilizzata da secoli in Cina per regolare la fertilità femminile.
Per verificare i benefici di questa pratica anche su chi si sottopone a trattamenti per la fecondazione artificiale, un'equipe di ricercatori della Vrije University di Amsterdam (Olanda) e dell'università del Maryland (Usa), ha confrontato i risultati di sette trial che hanno coinvolto in tutto 1.366 donne cinesi.
Rispetto a quelle che non hanno abbinato la fertilizzazione in vitro con l'agopuntura e a quelle che non l'hanno fatto in maniera continuativa, le pazienti che si erano affidate alla tecnica cinese avevano fino al 65% di probabilità di più di arrivare al trasferimento dell'embrione senza problemi e, dunque, di rimanere incinte.
Gli esperti, però, invitano alla cautela: gli studi presi in considerazione sono stati effettuati tutti in cliniche orientali, che notoriamente hanno percentuali di successo dei trattamenti più scarse rispetto alle strutture europee. Le aspiranti mamme del vecchio continente potrebbero dunque non giovare così tanto dei benefici dell'agopuntura.
«A guardarli, sembrano risultati fantastici – ha commentato Edzard Ernst, uno dei ricercatori più influenti sulle cure alternative – Ma sarei cauto». Tuttavia, la ricerca apre la strada a nuovi studi mirati, condotti magari nelle cliniche europee, dove il tasso di gravidanze è superiore rispetto a quelle orientali.