Sanihelp.it – Il latte d’asina si caratterizza per il basso contenuto in acidi grassi saturi e l’elevato contenuto in acidi grassi insaturi, per questo ne è stato ipotizzato l’utilizzo nelle diete ipocaloriche e ipocolesterolemizzanti, mentre per l’elevato contenuto in aminoacidi essenziali potrebbe trovare impiego nella dietetica tradizionale della terza età.
È possibile immaginare per il futuro, per questo latte, una certa importanza nella terapia dell’aterosclerosi, nel recupero degli infartuati cardiaci e nei casi di senescenza precoce.
Se ne può ipotizzare l’utilizzo anche nella convalescenza, nella regolarizzazione della flora gastro intestinale, per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, infiammatorie e di natura autoimmune.
Secondo dati ottenuti da ricercatori torinesi e pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche internazionali, il latte d’asina permette di ottenere l’80% dei successi terapeutici nei neonati ricoverati per gravi problemi di allergie alimentari.