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Cambio dell’ora, affrontalo a tavola

Sanihelp.itIl 26 ottobre torna l’ora solare. Le lancette spostate indietro di un’ora ci permetteranno di goderci un po’ di più il tepore del letto. Ma c’è comunque un rovescio della medaglia: per l’organismo l’appuntamento con il cambio dell’ora è sempre un adattamento complesso che può portare a stanchezza, sonno irregolare, fame anticipata. «Meglio quindi non aspettare la notte del cambio d’ora per correre ai ripari iniziando prima a regolare i pasti e a scegliere attentamente cosa mangiare così che il corpo possa adattarsi più facilmente ai nuovi ritmi» spiega Paolo Bianchini, nutrizionista di Salò e autore del Metodo Bianchini.


Prestare attenzione all’orario dei pasti

Per favorire la naturale sincronizzazione del ritmo interno, anche gli orari dei pasti giocano un ruolo fondamentale. «Mangiare seguendo l’orologio dettato dal nostro corpo significa fare in modo che metabolismo, sonno e mente lavorino in sintonia» precisa l’esperto. «Ogni momento della giornata attiva infatti risposte ormonali diverse. Al mattino, tra le 7 e le 8.30, l’ora migliore per la colazione, il corpo gestisce meglio alimenti con un carico glicemico più alto, mentre la sera servono leggerezza e regolarità, con la cena da programmare entro le 20.30. È in quella fascia oraria, infatti, che l’organismo inizia a produrre melatonina e si prepara al riposo: mangiare tardi o in modo sbilanciato, invece, ostacola questo equilibrio naturale con riflessi negativi sul sonno».

Scegliere cibi che aiutano a ristabilire il ritmo

Alcuni alimenti, grazie alle loro proprietà biochimiche, sono di supporto all’organismo per “digerire” meglio il cambio dell’ora. Questi i cinque suggeriti da Bianchini.

  • pesce azzurro (sgombro, alici o salmone): è ricco di acidi grassi omega-3 e favorisce la sintesi di vitamina D, fondamentale per la regolazione della melatonina.
  • uova: grazie al loro contenuto di triptofano e vitamina B6, supportano la produzione di serotonina e melatonina, migliorando la qualità del sonno.
  • verdure a foglia verde (spinaci, bietole, etc): con il loro consistente apporto di magnesio aiutano a ridurre il cortisolo, l’ormone dello stress, e favoriscono il rilassamento muscolare.
  • frutta secca: mandorle, noci e pistacchi stabilizzano la glicemia e stimolano il rilascio degli ormoni del benessere.
  • zafferano: non solo dà colore e sapore ai piatti, ma agisce anche sulla modulazione di serotonina e dopamina, contribuendo a mantenere l’umore stabile e favorendo una maggiore lucidità mentale.

 

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