è un piccolo arbusto di origine nord americana con caratteristiche botaniche molto simili al mirtillo italiano; cresce bene nei terreni paludosi e negli USA viene coltivato intensivamente su vaste aree di territorio a scopo alimentare.
Storia: Le proprietà del cranberry erano già note agli indiani d’America che ne mangiavano mescolandoli con il succo d’acero e ne utilizzavano le bacche per conservare la selvaggina; il cranberry infatti è molto ricco in vitamina C, che funge da conservante.
La polpa di cranberry veniva spalmata sulle ferite per favorirne la cicatrizzazione e la guarigione.
Dopo la scoperta dell’America i naviganti impararono che mangiare grandi quantità di cranberry durante la navigazione li aiutava a non ammalarsi di scorbuto, anche in questo caso per l’elevato contenuto in vitamina C del cranberry.