È una pianta perenne, bulbosa, a cespi fitti, con foglie tubolari, strette e lunghe; può raggiungere anche i 25 cm di altezza. I fiori sono di colore rosa chiaro-violetto, si raccolgono in infiorescenze di forma quasi sferica e spuntano nel mese di maggio. Il frutto dell'erba cipollina è una capsula che sviluppa al suo interno 1-2 semi nerastri.
Storia: Plinio racconta i Greci chiamavano l’erba cipollina getion, i romani “pallacana”; il termine allium invece è di origine celtica e significa aspro, bruciante. Il nome generico di porro-giunco è stato imposto all’erba cipollina da Linneo per via delle forme cilindriche simili al giunco. Secondo la tradizione tedesca sfregare una pianta di erba cipollina aiuta ad eliminare il malocchio e qualunque incantesimo operato dagli gnomi cattivi della foresta nera.
Si sa da Plinio che i Greci chiamavano questa pianta getion e i Latini pallacana. Il termine Allium viene invece dal celtico e significa “aspro e bruciante”; mentre il termine schoenoprasum, che deriva dal greco schoinos = giunco e prason = porro, le è stato imposto da Linneo per via delle foglie cilindriche simili al giunco; infatti in alcune zone è conosciuta anche come porro-giunco.
I Tedeschi le attribuirono, fin dall’antichità, proprietà magiche: sostenevano che sfregando l’intera pianta si eliminava qualsiasi malocchio o incantesimo operato dagli gnomi cattivi della Foresta Nera. Viene adoperata in cucina così come la cipolla o il porro, perché ha una migliore digeribilità; accompagna ottimamente minestre, sughi e salse, carne e pesce.