Sanihelp.it – Si parla sempre più spesso delle fasce muscolari. Questi tessuti connettivi (o interstiziali) avvolgono e collegano tutti gli elementi anatomici e sono stati ufficialmente riconosciuti come organo a sé stante solo nel 2018, in seguito alle scoperte di alcuni ricercatori americani (Scientific Report).
Si presentano come bolle di gel ricche di collagene, elastina, acido ialuronico, ecc., costellate di tessuti sensoriali, e la loro importanza continua ad essere rivalutata. Se i traumi (urti, operazioni…) e la sedentarietà possono danneggiarle, la loro mobilizzazione e stimolazione attraverso movimenti mirati potrebbero sbloccarle. Alexandre Munz ne ha sperimentato i benefici per riprendersi dopo una carriera di ballerino interrotta da dolori alla schiena. Ecco il suo metodo Munz Floor, alla portata di tutti.
Come risvegliare le fasce muscolari?
Sebbene l’effetto positivo dei massaggi sulle fasce sia noto, Alexandre Munz ha avuto l’idea di sviluppare esercizi che consentissero di stimolarle dall’interno. La specificità del suo metodo si basa su movimenti rotatori che mobilitano il piano cervicale, toracico e pelvico, da ripetere più volte molto lentamente, al fine di combinare tonicità ed elasticità in profondità. Il lavoro a spirale permette di rispettare il percorso curvo in 3D della colonna vertebrale e delle fasce che la percorrono. Sarebbe più efficace dei semplici allungamenti, troppo statici o al contrario troppo rapidi.
In pratica, i movimenti vengono sempre eseguiti in posizione distesa sul pavimento, prima sulla schiena, poi capovolgendosi. È molto semplice e il lavoro interno si svolge da solo grazie alla mobilizzazione dolce, senza tensione né pressione.
Quali sono i benefici del rilassamento delle fasce muscolari?
Dalla sua scoperta iniziale dell’effetto antidolorifico di questi esercizi, sono stati scoperti molti altri benefici. Una sessione di un’ora di Munz Floor contribuisce a creare sia una sensazione di rilassamento avvolgente che una grande energia interiore. Un vantaggio contro lo stress, per dormire meglio, combattere la stanchezza, gestire meglio le emozioni, ma anche contro i segni dell’età. Dopotutto, è logico, poiché si stimola la produzione di collagene ed elastina in profondità e sotto la pelle. Come un bagno di giovinezza!
Il metodo Munz, una disciplina aperta a tutti
Grazie alla semplicità degli esercizi e alla delicatezza dell’esecuzione, il metodo è accessibile a tutti, anche agli anziani o alle persone con disabilità. E ne traggono beneficio tutti: dagli atleti di alto livello in cerca di recupero fisico e prestazioni, alle persone più sedentarie che hanno proprio bisogno di rimettersi in moto gradualmente, affette da artrosi, discopatia, sciatica, tendinite, ecc.
Uniche controindicazioni: fratture che richiedono ancora immobilizzazione, interventi chirurgici recenti o gravidanza (per precauzione).
Esercizio da provare a casa
La semplice torsione del bacino: sdraiati sulla schiena, braccia divaricate, gambe piegate, piedi piatti paralleli leggermente più distanziati della larghezza delle anche. Appoggiare lentamente il tallone sul ginocchio dell’altra gamba, da far oscillare lateralmente. Rimanere in posizione per tre secondi, risalire altrettanto lentamente, ripetere tre volte dallo stesso lato e rifare dall’altro lato.
