Sanihelp.it – La luce rossa o ad infrarossi è stata impiegata per più di 60 anni per la cura di diversi disturbi.
Questo perché in tutti questi decenni gli impieghi di questo tipo di terapia si sono estesi, anche grazie alle ricerche che hanno confermato quanto le frequenze delle lampade rosse possano essere benefiche.
Vediamo, quindi, perché e come utilizzare la luce di colore rosso per il benessere.
La luce rossa e la sua frequenza
La luce di colore rosso, diversamente rispetto a quella blu (che oggi troviamo in diversi dispositivi, dai cellulari ai computer) ha un effetto positivo sul corpo e sulla mente.
La sua capacità di penetrare fino a 10 millimetri a livello della pelle la rende in grado di curare e di trattare diversi tipi di disturbi. Dalla pelle, al dolore, fino ai muscoli, sono diversi i distretti del corpo che possono beneficiare del suo impiego pratico.
Inoltre, la luce di colore rosso è naturalmente stimolante ed energizzante, e questo la rende adatta anche a problemi legati all'umore.
Gli impieghi della terapia con luce rossa
La luce rossa si può utilizzare, innanzitutto, per la pelle. AIutando la rigenerazione cellulare, infatti, la luce di colore rosso può dare una mano a chi voglia ridurre l'invecchiamento, ma anche a chi abbia problemi della pelle come acne o eczema.
Stimola anche la produzione di collagene, un elemento che non è valido solamente per l'invecchiamento della pelle, ma per le cellule a livello generale.
Un ottimo impiego è costituito anche dai problemi muscolari. SI è visto come la luce di colore rosso possa aiutare anche nel caso di infortuni, accelerando il processo di recupero.
Infine, l'impiego della luce rossa può migliorare l'umore e ridurre anche stress e ansia.
Come e quanto utilizzare la luce rossa
La terapia a luce rossa è raccomandata per medi periodi. Il periodo minimo dovrebbe essere di otto settimane.
Si inizierà con pochi minuti di esposizione, per arrivare anche a 10-15 minuti per sessione, sempre evitando di utilizzarla ogni giorno.
Le controindicazioni
In alcuni casi la terapia con la luce ad infrarossi dovrebbe essere evitata. Innanzitutto, nel caso di cute sensibile e fotosensibile. Anche i pazienti che abbiano, o abbiano avuto, il cancro della pelle dovrebbero evitarla, così come coloro che abbiano alcuni problemi cutanei legati alla terapie per il cancro.
Infine, si sconsiglia l'utilizzo in gravidanza.
Le precauzioni
Per l'uso della lampada a luce rossa sarà necessaria prudenza. Si dovrà utilizzare un dispositivo affidabile, e per l'uso sul viso bisognerà sempre indossare gli appositi occhialini.
La lampada non dovrà essere posta troppo vicino al corpo (almeno a cinquanta centimetri di distanza con le lampade medie) e non bisognerà effettuare sessioni prolungate. Ci si dovrà limitare a tre sessioni alla settimana.