Sanihelp.it – Il regolare utilizzo di aspirina o di altri farmaci antinfiammatori non steroidei, i cosiddetti FANS, è associato a una sopravvivenza migliorata in pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo (HNSCC) che presentano una particolare mutazione genetica.
Lo dimostra uno studio pubblicato sul Journal of Experimental Medicine che ha riportato i dati di una coorte di 266 pazienti HNSCC trattati in un unico centro.
Tra i pazienti con mutazioni o amplificazione di PIK3CA, l'uso regolare di FANS ha conferito una sopravvivenza marcatamente prolungata specifica per la malattia, tre volte superiore a quella osservata in pazienti che non hanno utilizzato i FANS.
«I nostri risultati suggeriscono che l'uso dei FANS potrebbe migliorare significativamente i risultati non solo per i pazienti affetti da cancro alla testa e al collo, ma anche per i pazienti con altri tumori che contengano la mutazione PIK3CA», ha detto Jennifer R. Grandis, professore di otorinolaringoiatria e chirurgia della testa e del collo presso la University of California, San Francisco.
L'uso regolare di aspirina o FANS è stato associato a risultati migliori in un certo numero di tumori maligni, tra cui certe forme di cancro ovarico, cancro colorettale e cancro al polmone negli uomini.
Richard Bakst, professore associato di radioterapia oncologica presso la Icahn School of Medicine al Mount Sinai di New York City precisa però: «È stimolante vedere che c'è un beneficio per la sopravvivenza, ma questo non è in alcun modo conclusivo, e non identifica un ruolo chiaro per i FANS».
Tuttavia, il beneficio di sopravvivenza che è stato osservato era abbastanza significativo, e lascia ben sperare.