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Antonio Rossi e il post infarto

Cuore

Sanihelp.it – «Durante una gran fondo di bicicletta ho avuto un malessere, pensavo fosse una congestione ma sentivo che c'era qualcosa che non andava in tutto il mio corpo. Mi sono fermato, ho chiamato l'ambulanza e dal tracciato hanno capito che stavo avendo un infarto. In quel momento è iniziata una mia seconda vita, mi sono reso conto che non ero più l'atleta che ha vinto le Olimpiadi, ma che potevo essere anch'io soggetto a questi imprevisti». Così Antonio Rossi, vincitore di 3 medaglie d'oro olimpiche nella canoa, ha raccontato dell'evento cardiovascolare che ha dovuto affrontare nel 2021, e lo ha fatto in occasione del lancio in occasione della campagna Novartis Da quore a cuore di cui è testimonial.


Non è un errore di scrittura quello presente nello slogane dell’iniziativa –  patrocinata dall’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci (AISC) e dalla Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC) – ma è frutto di una scelta mirata per riportare l’attenzione su quanti hanno un quore debole perché ad alto rischio di malattie cardiovascolari o perché non riescono a seguire le raccomandazioni cliniche un evento cardiovascolare maggiore (come un ictus o un infarto), fondamentali per guidarli a ritrovare un cuore più sano.

Rossi dopo l’infarto ha subito un intervento per il posizionamento di uno stent. «Non avrei mai immaginato a 52 anni di dover affrontare un attacco di cuore e modificare la gestione post-intervento. Come atleta ho sempre creduto che il mio cuore fosse in perfetta forma eppure, in quel momento, ho realizzato la sottile differenza che esiste tra un Quore e un Cuore. Dopo l'infarto ho capito quanto sia importante non solo allenare il corpo, ma anche prendermi cura del cuore in modo completo e consapevole. Grazie al supporto del centro cardiologico di riferimento che mi ha reso maggiormente consapevole, ho imparato a gestire il percorso di cura e di monitoraggio del colesterolo LDL, per evitare che il mio Quore resti vulnerabile» ha spiegato Rossi concludendo: «Ė importante ascoltare sempre i medici e i cardiologi perché passata la paura, si tende a volersi autogestire».

Visitando la pagina web www.daquoreacuore.it è possibile eseguire un test di autovalutazione del proprio rischio cardiovascolare e, se lo si desidera, prenotare un consulto cardiologico gratuito presso un centro specializzato, che include la misurazione dei livelli di colesterolo.

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