Sanihelp.it – Ci sono tratti che accomunano i traditori incalliti? Ashley Madison, la piattaforma online internazionale dedicata agli incontri extraconiugali, ha indagato su abitudini e status sociale dei propri iscritti, con un sondaggio somministrato a 2.117 di essi dall’11 al 26 maggio 2021, arrivando a stilare un vero e proprio identikit del fedifrago seriale.
Professione: secondo la survey, tra gli uomini infedeli, il 20% ricopre un ruolo decisionale: 13% è manager e il 7% è un direttore generale, mentre l’8% degli iscritti sono ingegneri. Tra le donne propense al tradimento invece, in testa alle professioni più comuni ci sono le infermiere (10%), a seguire le assistenti amministrative (9%) e le manager (7%). A prescindere dall’occupazione, ben il 42% di chi tradisce afferma di essere più soddisfatto del proprio lavoro che della relazione affettiva.
Status sociale e familiare: il 39% dei rispondenti dichiara di essere il primogenito in famiglia e solo l’8% è figlio unico. Per quanto riguarda lo status sociale, il 66% ha una casa di proprietà e l’89% possiede un’auto.
Visione del tradimento: per il 19% degli infedeli, gli incontri extraconiugali si esauriscono in una notte, per il 27% delle persone invece si arriva a storie di un mese, e ben il 49% dichiara di stabilire relazioni extraconiugali che durano di più, in media fino a oltre un anno. Indipendentemente da quanto duri la passione, chi ha tradito una volta, tendenzialmente torna a farlo.
Relazione di coppia: il 54% degli intervistati dichiara che la propria relazione coniugale dura in media da 17 anni o più, nonostante l’infedeltà. Il 65% di loro dice di essersi impegnato in un matrimonio o convivenza tra i 18 e i 30 anni. Che sia noia, stanchezza, desideri disattesi o aspettative di vita che cambiano, il 56% degli infedeli afferma che la propria relazione è frustrante, ma tollerabile. Il 36% di coloro che dichiarano di essere felici però vanno comunque alla ricerca di rapporti extraconiugali.