Sanihelp.it – Quando ricominciare l’attività sessuale dopo il parto? È una domanda che si fanno (e che fanno ai ginecologi) quasi tutte le future e neomamme. In linea generale non ci sono controindicazioni assolute alla ripresa dell’attività sessuale sin dai primi giorni dopo essere diventate mamma, ma si consiglia comunque di lasciar passare il puerperio, cioè i primi 40 giorni dopo il parto, durante i quali il corpo della donna torna lentamente alla normalità.
Ma come si comportano di fatto le neomamme? A fotografare la situazione ci ha pensato uno studio del Murdoch Childrens Research Institute in Australia, pubblicato su BJOG: An International Journal of Obstetrics and Gynaecology. I ricercatori hanno esaminato un campione di 1507 mamme alle prese con il primo parto, monitorandone l’attività sessuale e l’approccio al sesso dai tre ai 12 mesi successivi alla nascita del bambino, tenendo conto di diversi parametri, come il tipo di parto (se naturale o cesareo), il trauma subito dal perineo e altri fattori ostetrici e sociali.
Il 41% delle donne ha provato a praticare il sesso vaginale già dopo sei settimane dal parto, il 65% dopo otto, il 78% dopo dodici e il 94% dopo sei mesi. Al di là dei tentativi, però, la ricerca ha scoperto che l'attività sessuale vaginale di fatto viene recuperata sei settimane dopo il lieto evento dal 53% del campione.
Differenze sono emerse in base all’età delle donne: le possibilità di tornare a fare sesso dopo sei settimane sono risultate del 40% per le donne tra i 30 e i 34 anni contro il 63% delle più giovani (tra i 18 e i 24 anni). Mentre il 60% delle donne con parto naturale e perineo intatto ha potuto riprendere i rapporti già dopo sei settimane, la percentuale si è ridotta, come si poteva intuire, in caso di parto cesareo (45%), episiotomia (32%) o eventuali lacerazioni del perineo poi suturate (35).