Sanihelp.it – Spesso l’acquisto di un pesce rosso viene fatto di impulso, magari per accontentare il proprio bimbo. In realtà la cosa richiederebbe una riflessione più approfondita, per capire se si è in grado di prendersi cura di questo animale.
Partiamo da quella che sarà la sua casa: da evitare la classica boccia perché troppo piccola e di forma rotonda, quindi inadatta. La boccia ha un’apertura insufficiente a permettere gli scambi gassosi con l’aria esterna, e quindi la corretta ossigenazione dell’acqua. Inoltre, ha una forma particolare, che non permette ai pesci di orientarsi e di riconoscere i confini. Infatti, se la vita media di un pesce rosso si aggira intorno ai dieci anni, nella boccia si riduce moltissimo, pertanto è consigliabile optare per un acquario di minimo 40 litri.
Alcuni strumenti che possono servire all'interno dell'acquario sono la pompa con presa d'aria e il filtro. La prima è fondamentale per l'acquario di un pesce rosso, mentre il filtro è importante per la pulizia e l’igiene dello stesso, altrimenti la sporcizia si accumulerà all'interno piano piano.
L’acqua va cambiata per due terzi una o meglio due volte alla settimana, facendo attenzione agli sbalzi di temperatura. La temperatura ideale varia da 18 a 24 gradi centigradi ed è bene che rimanga costante. Se possibile, usare un biocondizionatore, per preparare l’acqua qualche ora prima, neutralizzando le sostanze tossiche e creando un ambiente più sicuro per i pesci.
I pesci rossi possono anche vivere da soli, ma poiché in natura vivono in branco, amano la compagnia, quindi sarebbe bene che avessero dei compagni di gioco.
Per quanto riguarda l’alimentazione, in commercio ci sono mangimi preparati, che possono essere dati quotidianamente in quantità tale che il pesce riesca a consumarle in circa due minuti.