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Taglio della coda e delle orecchie: si può fare?

Salute e animali

Sanihelp.it – Nonostante siano vietate per legge, la conchectomia, cioè il taglio delle orecchie, e la caudectomia, cioè il taglio della coda, vengono ancora praticate. Per quale motivo? La cosa riguarda particolarmente gli animali da combattimento, in quanto le orecchie costituiscono un punto debole soggetto al morso dell’avversario, perché si lacera facilmente procurando dolore e perdita abbondante di sangue. Anche coloro che apprezzano una determinata razza con il piglio feroce che viene conferito dal taglio delle orecchie non gradiscono l’espressione da cucciolotto docile con le orecchie pendenti. L’intervento si fa intorno ai 3-4 mesi di età, dopo di che le orecchie vengono steccate per mantenerle in posizione eretta per circa un mese.
Ci sono però delle eccezioni, esclusivamente per motivi di salute. Il veterinario che certifica di aver effettuato il taglio delle orecchie per motivi terapeutici, se questo non corrisponde a realtà, può essere rinviato a giudizio.
Infatti il Ministero della Salute, con l’entrata in vigore della normativa europea, ha ribadito l’assoluto divieto di ricorrere a interventi chirurgici a scopo estetico sugli animali da compagnia.
Anche l’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) ha preso posizione in merito, con l’entrata in vigore delle modifiche al Regolamento generale delle manifestazioni canine che, tra l’altro, prevedono il divieto di partecipazione alle manifestazioni riconosciute dall’ENCI ai soggetti che sono stati sottoposti a conchectomia o caudectomia, indipendentemente dalla ragione per cui è stato effettuato l’intervento. 
È chiaro che, se si vuole davvero bene al proprio cane, non si prende in considerazione questa pratica che è, a tutti gli effetti, una mutilazione, o amputazione che dir si voglia. 


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