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Un gatto speciale: il Devon Rex

Salute e animali

Sanihelp.it – Questa razza felina pare sia stata scoperta nel 1960 a Buckfastleigh, nel Devon, in Inghilterra, in modo del tutto casuale, per una mutazione spontanea in una cucciolata: un maschietto con il pelo riccio, il muso da folletto e le orecchie grandi come quelle di un pipistrello, che venne chiamato Kirlee, divenuto poi il capostipite dei Devon Rex.
Ceduto ad altri allevatori, venne fatto accoppiare con femmine di Cornish Rex, ma nessuno dei cuccioli ottenuti aveva il pelo riccio, vennero quindi riconosciute le due razze come separate, Cornish e Devon. Quest’ultimo perde pochissimo pelo e, proprio per questo, la probabilità che scateni una reazione allergica negli umani è bassa.
Il suo carattere è affettuoso, curioso e vivace, ed è adatto alle famiglie con bambini, ma anche agli anziani, poiché gli piace la convivenza casalinga con chi passa molto tempo in casa.
Pur se l’aspetto è fragile, il Devon Rex non è un gatto gracile. Basta spazzolarlo ogni tanto con una spazzola morbida per rimuovere i peli morti, che non sono molti. L’assenza di pelo nelle orecchie suggerisce una pulizia costante dei padiglioni auricolari.


I cuccioli alla nascita sono nudi e fino ai tre mesi rimangono senza pelo, per cui la loro temperatura interna è più alta di quella di altri gatti, proprio per compensazione, e temono il freddo, le correnti d’aria e gli sbalzi di temperatura.
Tempo fa piuttosto comune, oggi problema molto ridimensionato grazie al lavoro degli allevatori, è la spasticità genetica, o miopatia, una forma di distrofia muscolare che colpisce appunto l’apparato muscolo-scheletrico. Inoltre il micio può essere soggetto a infezioni da lieviti della pelle, come la Malassezia, e a alopecia felina, o ipotricosi.

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