La colangite è una malattia epatica frequentemente diagnosticata nella specie felina, senza predisposizioni di razza, sesso o età. Può essere acuta o cronica e solitamente la forma acuta dà sintomiquali nausea, eccessiva salivazione e vomito, febbre, dolori addominali, inappetenza, a volte ittero (colorazione giallastra di cute e mucose). La colangite cronica invece dà disturbi meno specifici, come perdita di peso, appetito alternato (a volte aumento della fame, a volte anoressia). In entrambi i casi può esserci versamento addominale in caso di rottura della cistifellea, o peritonite biliare. Gli esami del sangue sono fondamentali per la diagnosi, in quanto si evidenzieranno un aumento delle transaminasi epatiche (ALT e ALP) e un aumento della bilirubina. Il passo successivo è rappresentato dalla ecografia addominale, mediante la quale si può osservare l’eventuale presenza di calcoli biliari, l’ostruzione delle vie biliari intra ed extra epatiche, eventuali ispessimenti della parete della cistifellea, presenza di gas dovuta a batteri e versamento addominale. Per definire una terapia mirata sarà necessaria una biopsia del fegato con esame istologicounitamente a un esame colturale della bile.
Il trattamento della colangite del gatto dipende dalla forma della malattia e può essere sia farmacologico che chirurgico. La terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici, scelti in base ai risultati colturali della bile, per un mese o anche due, epatoprotettori, antidolorifici, se necessario cortisonici, fluidoterapia per via endovenosa e, se il gatto rifiuta il cibo, alimentazione tramite sondino nell’attesa che il trattamento faccia effetto. Per una prognosi favorevole, la tempestività della diagnosi è fondamentale, quindi… controlli veterinari regolari e particolare attenzione ai sintomi.
