Obesità, ovvero eccesso di grasso corporeo. Il problema è spesso sottovalutato dai proprietari, tuttavia si tratta di una vera e propria patologia che mette a rischio la salute del nostro animale, esattamente come accade per gli umani.
Quindi, quando si adotta un cucciolo o un adulto bisogna sempre impostare un’alimentazione corretta. Quella che si decide (casalinga, commerciale, barf), ma equilibrata.
Come si valuta il grasso corporeo? Il metodo più semplice è la valutazione del body condition score (BCS), che può essere effettuata dal Medico Veterinario durante la visita clinica, attraverso la palpazione di alcune aree del corpo e un’analisi visiva. Il BCS permette di classificare in una scala da 1 a 9 la condizione clinica del cane e del gatto, identificando come peso ideale il valore di 5. Cani e gatti con un BCS superiore a 6 sono considerati sovrappeso, mentre valori di BCS superiori a 8 identificano una condizione di obesità. Bisogna considerare innanzitutto la razza del cane, in quanto ovviamente un Mastino napoletano sarà più pesante di un Labrador, per questo è bene rivolgersi al Veterinario. E, a proposito di Labrador, si tratta di una razza che, insieme ad altre come Rottweiler, Golden Retriever, Carlini, ecc., tende più facilmente a una condizione di obesità, così come i gatti a pelo lungo.
Razza a parte, hanno importanza anche lo stile di vita, più o meno sedentario, la castrazione e la sterilizzazione (gli animali castrati o sterilizzati sono più soggetti all’accumulo di grasso), in quanto la produzione degli ormoni sessuali, che determinano maggior consumo di energia, decade a causa della rimozione delle gonadi. Anche alcune patologie possono determinare condizioni di obesità, come la sindrome di Cushing (iperattività delle ghiandole surrenali) e l’ipotiroidismo, caratterizzato da una carenza di ormoni tiroidei, prodotti dalla ghiandola tiroide.
Quindi, per evitare problemi… dieta e movimento per tutti!



