Sanihelp.it – Sono comunemente conosciuti come brufoli da sole, anche se dal sole dipendono solo in parte, poiché sono causati soprattutto dal calore, pure in assenza di esposizione diretta ai raggi. E sono assai diffusi nella popolazione adulta. La buona notizia è che c’è un rimedio naturale, non farmacologico, per questo tipo di acne.
«Si tratta di creme di ultima generazione a base di microspugne d’argento, da utilizzare localmente – spiega il professor Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano e direttore dell’Istituto Dermoclinico – Le microspugne, dette anche microsilver, potenziano l’effetto disinfettante e antibatterico dell’argento, impedendo ai batteri responsabili dell’acne di proliferare. Col caldo i germi sguazzano anche sulla pelle: ecco perché bisogna evitare il surriscaldamento cutaneo.
Quando siamo sotto il sole, l'epidermide è raggiunta dai raggi ultravioletti e infrarossi. I primi possono essere perfino utili nella lotta all’acne classica – se schermati con un opportuno filtro solare – poiché hanno un effetto disinfettante, conseguenza dell’azione di asciugatura della pelle grassa e dell’uccisione dei batteri e altri microrganismi dannosi. Gli infrarossi, invece, surriscaldano l’epidermide, dilatano i vasi capillari, stimolano le ghiandole sebacee e favoriscono la proliferazione dei germi che infettano la cute, causando piccoli brufoli pruriginosi».
Tecnicamente questo disturbo è detto sudamina o miliaria, nomi più specifici del generico brufoli da sole: è stato diagnosticato in tempi recenti, negli anni Settanta, sull’Isola di Maiorca, una delle Baleari in Spagna, ragion per cui può anche essere chiamato acne di Maiorca o acne estiva: si manifesta su tronco e viso e colpisce soprattutto i giovani in età compresa fra i 20 e i 40 anni con pelle mista o grassa.
«La prima regola di prevenzione è far respirare l’epidermide, rinfrescandola spesso sotto l’acqua corrente, vestendosi con abiti comodi, leggeri e traspiranti e non abusando di creme e unguenti. Per proteggersi dal sole bisogna scegliere prodotti delicati e poco pastosi, come le emulsioni o il latte, che proteggono dai raggi Uv senza ostruire i pori.
Viceversa, sono da evitare le creme troppo ricche e corpose: oltre a lasciare su viso e corpo un’antiestetica patina biancastra, impediscono la traspirazione della pelle, favorendo ristagno di liquidi e quindi di batteri. Altra cosa molto importante è mantenere in buone condizioni il microcircolo sanguigno, aiutandosi con i frutti di bosco come fragole, lamponi, mirtilli e tutta la frutta arancione che contiene betacarotene. A cominciare dalle albicocche».