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Macchie da sole, ecco come trattarle

Beauty dopo l'estate

Sanihelp.it – E’ riduttivo liquidarle come un problema legato al sole. Perché se è vero che un’esposizione eccessiva e non proitetta è la prima responsabile, non va dimenticato che nella genesi delle macchie scure entrano in gioco molti altri fattori che vanno dalla predisposizione genetica all’utilizzo di sostanze fotosensibilizzanti. In ogni caso sono le aree più fotesposte, viso, collo e décolleté, ma anche su mani e braccia, le aree del corpo dove le macchie si concencentrano.


Gli orari in cui ci siamo esposti al sole, la latitudine in cui ci trovavamo o anche solo la tipologia di località come mare o montagna, su una barca con un riverbero proveniente dal riflesso dell’acqua, dal fattore di protezione utilizzato e dalla frequenza con cui abbiamo spalmato la crema solare, hanno influito sulla nostra pelle e non appena il colore dell’abbronzatura se ne sarà andato, potremmo accorgerci di avere nuove macchie cutanee.

«La principale responsabile della comparsa delle macchie cutanee è la melanina, il pigmento che dona il colore naturale alla pelle, che si distribuisce in modo irregolare formando le antiestetiche macchie» spiega la dottoressa Elisabetta Sorbellini dello Studio Sorbellini di Milano. «La luce solare, infatti, stimola la produzione di melanina, che, se prodotta in modo disomogeneo, provoca la formazione di macchie e discromie».

«Le macchie cutanee non vanno trattate subito dopo l’esposizione» consiglia la dottoressa Sorbellini, specializzata in Dermatologia e Venereologia «ma una volta scomparsa l’abbronzatura. Per quelle del viso utilizzo il sistema laser Red Touch by Renaissance che, grazie alla lunghezza d’onda di 675 nm è in grado di interagire direttamente con la melanina riequilibrando le concentrazioni».

«Questa azione permette di rendere omogenea la pigmentazione cutanea, migliorando globalmente la qualità della pelle. Inizialmente la macchia diventa più scura, poi si schiarisce fino ad uniformarsi. Normalmente i risultati si ottengono alla prima seduta. In casi più resistenti può essere necessario farne una seconda» spiega l’esperta.

«Per le macchie localizzate sul corpo, che compaiono anche in giovane età soprattutto su schiena e dorso a causa di una scarsa protezione ai raggi solari» prosegue la dottoressa Sorbellini «preferisco utilizzare la piattaforma Again by Renaissance che veicola la sorgente laser ad Alessandrite con la tecnologia Moveo e mi permette di trattare le aree con il laser in movimento ottenendo ottimi risultati anche con le macchie più chiare e diffuse, quelle più ostiche da trattare proprio perché assorbono meno la melanina».

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