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E quando arriva il tramonto

Beauty estate

Sanihelp.it – Cosa regalare alla pelle dopo una giornata di sole al mare ma anche di caldo e di sudore in città? Una dose generosa di doposole che restituisce equilibrio e benessere, idratazione e morbidezza alla cute.


Denso, cremoso, difficile da spalmare, a volte persino un poco fastidioso. E’ questa l’immagine che abbiamo del classico doposole. Dimentichiamola perché la ricerca cosmetica ha fatto passi da gigante anche su questo fronte offrendo un menù completo di proposte, diverse per consistenze e modi di utilizzo ma tutte sotto il segno della piacevolezza e dell’efficacia trattante.

Ma perché usare un doposole? Le risposte sono diverse e hanno tutte un loro perché. Partiamo dalla più immediata: perché a sera è una coccola piacevolissima per la pelle che durante il giorno subisce l’aggressione intensa e stressante del sole, del vento, del sale e del cloro. Consistenze fresche, dal gel allo spray, vengono in soccorso dando ristoro istantaneo ma anche le formule fanno la loro parte scegliendo nel mondo vegetale estratti come quello di camomilla, aloe, liquirizia e malva che hanno un’immediata azione addolcente e calmante per una pelle che, magari per avere esagerato un po’ con i tempi di esposizione, si presenta accaldata, arrossata e fastidiosamente irritata.

Ma se questo è l’effetto immediato del doposole, sicuramente il più piacevole e facile da cogliere, ci sono ragioni più profonde per farsi amico questo prodotto per tutta l’estate. L'arrossamento, sia pur lieve, che compare sul viso e sul corpo dopo una giornata al sole è il segno visibile di un’infiammazione che, anche se non dà fastidio, provoca un assottigliamento dello strato esterno dell'epidermide e un guasto nel suo sistema immunitario. Il rischio non è da poco. La condizione di infiammazione generata dall’esposizione è in grado di compromette il metabolismo cellulare e di rallentare il rinnovamento dell’elastina e del collagene provocando la comparsa di rughe e cedimenti.

Non ci si deve dimenticare poi il fatto, immediatamente percepibile per altro, che stare al sole provoca un inaridimento della cute che apre la strada a screpolature capaci di togliere compattezza alla tintarella ma anche a una progressiva perdita di elasticità  continua Celleno. Nell’elenco di quello che può far male alla pelle vanno messi poi i radicali liberi prodotti in quantità elevate quando si sta al sole che danno il là al cosiddetto fenomeno dell’elastosi solare, un danneggiamento delle fibre di sostegno che favorisce la comparsa di rughe e cedimenti.

A tutto rimedia il doposole. La sua funzione principe è l’idratazione e il nutrimento di una cute inaridita. Se si trascura questo passaggio serale il rischio è che la pelle non riesca a rigenerarsi in profondità durante il riposo e finisca per esporsi il giorno dopo al sole con le difese più fragili rischiando danni ancora maggiori. Reidratare diventa così il primo step per prevenire rughe e perdita di tono legate al fotoinvecchiamento. A questo si aggiunge poi l’azione antiossidante che i nuovi doposole potenziano al massimo inserendo nella formula complessi specifici in grado di arginare con decisione l’aggressione dei radicali liberi.  

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