Sanihelp.it – Perfette in previsione delle festività? Se il viso, si sa, ha sempre la priorità non si deve dimenticare che anche il corpo vuole la sua parte. Ecco i consigli della dottoressa Laura Mazzotta, Specialista in Igiene e medicina Preventiva, Nutrizione clinica, e Medicina Estetica presso AEsthe Medica a Ferrara.
Per mani più giovani
Sono la parte del nostro corpo che interagisce maggiormente con gli altri, dopo il viso, e sono sottoposte ad una continua attività muscolo-tendinea e sollecitata continuamente del contatto con l’ambiente esterno. La qualità della pelle delle mani può essere migliorata con l’uso di luci pulsate, laser o peeling che portano alla progressiva riduzione delle lesioni di tipo pigmentario, che compaiono con il passare del tempo e con la fotoesposizione.
La scheletrizzazione e la perdita di elasticità possono essere invece contrastate con l’infiltrazione a livello sottocutaneo di grasso proveniente dal paziente stesso (lipofilling) o di un filler come l’acido ialuronico. Entrambe queste metodiche rendono le mani subito meno scarne a livello del dorso, con un aspetto immediatamente più giovane, in quanto in grado non solo di riempire il tessuto (assottigliato e privo di grasso sottocutaneo, che con l’eta’ diminuisce), ma anche di agire da biostimolante, rendendo il tessuto più elastico ed idratato.
Un ulteriore ringiovanimento qualitativo della pelle può essere ottenuto con l’uso, anche in questa sede, delle tecniche di biostimolazione, ovvero iniezioni di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine che nutrono e rassodano la pelle delle mani, una delle zone più esposte all’invecchiamento.
Per indossare il bikini a gennaio
In viaggio verso mete tropicali? Occorre dimenticarsi della peluria superflua. Nel corso degli anni si sono cercate e sperimentate numerose metodiche per sconfiggere il problema dei peli superflui: metodi transitori come la rasatura, le creme depilatorie, le cere calde o fredde sono da sempre molto utilizzati poiché semplici ed economici, ma richiedono una costante applicazione ad intervalli di tempo anche molto brevi.
Esistono metodiche che hanno reso i risultati dell’epilazione stabili nel tempo: l’elettroepilazione ha sicuramente tale caratteristica, ma è di difficile sopportazione in virtù delle numerose sedute che sono necessarie per ottenere un buon risultato, la sua estrema lentezza ed il notevole dolore da sopportare durante il trattamento.
Oggi si dispone della tecnologia laser, in grado di effettuare la fototermolisi selettiva: l’energia liberata dal raggio di luce sotto forma di calore, va a colpire il follicolo pilifero e lo danneggia in modo selettivo, senza creare alterazioni evidenti nelle strutture cutanee circostanti. Ciò grazie al fatto che il raggio viene attratto dalla melanina, pigmento presente in grande quantità nel follicolo pilifero; esso è presente anche nelle altre strutture della cute, ma in quantità molto inferiori, e non in grado, quindi, di attirare il raggio.
Queste metodologie sono veloci ed efficaci e sono utilizzabili esclusivamente da medici esperti ed appositamente formati all’utilizzo di tali apparecchiature.
In pochi minuti epilano grandi superfici (per es. 20 minuti per una schiena maschile, 5 minuti per un inguine, 4 minuti le ascelle, ecc.) evitando così il disagio di sedute estenuanti come avviene con altre metodiche. Solo un medico con competenze specifiche è in grado di impostare un programma personalizzato per il paziente, valutando potenza e durata dell’impulso in base al colore della pelle e dei peli, della zona da trattare, della densità e delle dimensioni dei peli.
Per l’efficacia dell’azione del raggio laser, molto importante è la fase di crescita del pelo (cioè la profondità del bulbo pilifero), ed il diverso spessore cutaneo nelle diverse sedi: il raggio laser è massimamente efficace solo sui peli nella fase di crescita denominata »anagen», dove il bulbo è molto ricco di melanina. Prima del trattamento con il laser è fondamentale una attenta valutazione del soggetto da parte del medico con visita accurata, attenta anamnesi, ricerca della causa dell’aumento dei peli, esclusione di malattie endocrinologiche o dermatologiche coesistenti, valutazione del tipo di pelo e del fototipo cutaneo.
Il trattamento è di tipo ambulatoriale. Di norma non è necessario alcun tipo di anestesia locale, ma in alcune zone molto delicate (baffetti, inguine) si applica per qualche minuto una crema anestetica che viene rimossa prima del trattamento. Dopo il trattamento si applica una crema lenitiva che il soggetto continuerà ad utilizzare per altri 2-3 giorni; nelle ore seguenti si può osservare un leggero edema ed arrossamento nella zona interessata, che normalmente dura solo poche ore.
In ogni seduta di laserterapia vengono distrutti dal 10 al 30% (a seconda della sede) dei bulbi piliferi della zona trattata, ovvero quelli che si trovano in fase »anagen»: il trattamento deve quindi essere ripetuto dopo 3-6 settimane, a seconda della sede trattata. Di norma sono necessarie 6-8 sedute per ottenere un risultato permanente, ma già dopo 2-3 sedute il risultato estetico è notevole.