Advertisement
HomeBellezzaMedicina estetica, quando il ritocco è ossessivo

Medicina estetica, quando il ritocco è ossessivo

Medicina estetica

Sanihelp.it – «Ognuno di noi» spiega la dottoressa Laura Mazzotta, esperta in Medicina Estetica presso Aesthe Medica a Ferrara «può presentare insicurezze riguardo al proprio lato estetico o fisico che possono ripercuotersi negativamente sull’umore o nell’equilibrio emotivo della vita quotidiana».


Filtri, fotoritocchi e un eccesso di interventi di medicina estetica danno, infatti, la sensazione e la possibilità di migliorare la qualità della vita agendo su punti estetici che si percepiscono come deboli e che di conseguenza creano disagio nel rapporto con se stessi.

«Se messo in atto come intervento fine ad un miglioramento per il benessere personale, il ricorso a questi espedienti può rappresentare una possibilità personale che supporta il proprio benessere» commenta l’esperta. «In alcuni casi però il ricorso alla medicina estetica nasconde motivazioni intrinseche che spingono la persona ad agire non razionalmente e a mettere in atto interventi che non hanno più come motivazione di base il benessere della persona».

Un importante campanello di allarme scatta quando il ricorso alla medicina e alla chirurgia estetica viene visto sempre di più, in particolare da giovani e giovanissimi, come un modo per ottenere quel senso di appartenenza e accettazione che sembra essere legato esclusivamente all’apparenza fisica. Ma, aspirare ad adeguarsi a standard estetici provenienti da una dimensione virtuale, che in quanto tale non può trovare corrispondenza nella realtà concreta, può portare a decisioni affrettate o comunque non completamente ponderate, con conseguenze spesso lontane dalla soddisfazione sperata.

Un’altra circostanza in cui la chirurgia estetica risulta essere eccessiva è rappresentata dalla richiesta di pazienti di volere dei cambiamenti tali per raggiungere la somiglianza ad un’altra persona magari una persona famosa. «Con questo non si intende il semplice mostrare una foto per evidenziare ciò che si vuole raggiungere o per fare capire al chirurgo il desiderio» spiega la dottoressa Mazzotta «ma ci si riferisce proprio all’uso di un’altra persona come modello unico da perseguire».

Risulta inoltre importante considerare che questi »eccessi» nel ricorso alla medicina estetica richiedono tantissimi interventi che comportano un dispendio economico importante. Dietro questo desiderio è celato spesso un senso di inadeguatezza psico-fisica che sarebbe meglio analizzare prima di mettere in atto cambiamenti ai quali non vi è possibilità di rimediare.

«È chiaro che oggi la medicina e la chirurgia estetica possono rappresentare una risorsa straordinaria e positiva per chiunque le consideri con motivazioni e aspirazioni realistiche» precisa l’esperta. «E’ basilare però riportare le giuste priorità: tanto la medicina quanto la chirurgia estetica si occupano principalmente della salute della persona e questo assunto dovrebbe sempre costituire il manifesto della deontologia professionale di ogni medico. Il compito di un medico estetico non è quello di assecondare sempre tutte le richieste del paziente: bisogna e si deve, a volte, dire di no a richieste non etiche e potenzialmente nocive per il paziente». In conclusione:


la medicina estetica non va considerata come uno strumento per inseguire in tutti i modi un ideale astratto o addirittura tentare di »fermare il tempo», ma come un impegno a far sì che le persone che vi si rivolgono possano godere al meglio di questo aspetto della salute, coerentemente con le caratteristiche e i limiti della biologia umana, nelle sue diverse età e fasi di sviluppo.

«E’ fondamentale che ogni scelta sia guidata da una profonda consapevolezza dei propri valori e delle proprie motivazioni, piuttosto che da pressioni esterne o modelli irraggiungibili» conclude la dottoressa Mazzotta. «In tal modo, la chirurgia estetica può trasformarsi in uno strumento per valorizzare la propria identità e non semplicemente per adeguarsi a un ideale altrui o inesistente nella realtà».

In molti casi, un dialogo aperto con un vero professionista può aiutare a chiarire le motivazioni, portando a una scelta più consapevole e serena che si fondi su aspettative realistiche e scevre da ogni condizionamento esterno.

Video Salute

Ultime news

Gallery

Lo sapevate che...