Sanihelp.it – Quando si parla di dieta si pensa spesso ad un regime alimentare restrittivo, che richiede sacrifici e rinunce. Una condizione dunque non sostenibile nel lungo tempo, ma che potrà essere perseguita solo per un breve periodo. Si perde peso ma poi… torna tutto come prima. La Zona in questo senso si distingue dalle altre strategie, proprio perché non elimina nulla, ma insegna ad utilizzare di tutto un po’ nelle giuste proporzioni. Ed è proprio per questa sua filosofia del consumo consapevole degli alimenti che la Zona è riuscita a conquistare non solo il grande pubblico, ma anche alcuni interpreti dell’eccellenza italiana in cucina. Tanto per citarne alcuni lo Chef stellato Fabio Baldassarre dell’Unico Restaurant di Milano si è divertito a rivisitare alcuni dei suoi piatti gourmet seguendo le indicazioni di Barry Sears, l’ideatore della Zona, che lo ha aiutato a bilanciare i macronutrienti in modo corretto. «Ho dovuto apportare solo qualche piccola modifica» ha raccontato lo Chef «cercando di limitare i carboidrati bianchi in favore di quelli integrali e colorati, che erano comunque ingredienti già presenti nei miei piatti. L’idea di rivisitare i piatti della tradizione in accordo con le ultime scoperte scientifiche nel campo della nutrizione mi piace e diventa ogni giorno più importante se pensiamo a quanto una cattiva alimentazione può incidere sullo stato di salute delle persone e sullo sviluppo delle malattie croniche».
Alta cucina e scienza nutrizionale insieme dunque, per soddisfare anche i palati più esigenti.