Sanihelp.it – Può il Pilates conciliarsi con una disciplina particolare come l’arrampicata?
La risposta è certamente positiva, questo soprattutto per gli effetti positivi che il Pilates può avere sul corpo di chi si dedichi a questo sport.
Infatti, l’arrampicata sportiva è una disciplina che mette a dura prova il corpo in tutte le sue parti, ma soprattutto a livello degli arti e della parte centrale.
Ecco che, quindi, il Pilates può agire sotto diversi fronti per aiutare gli scalatori.
Innanzitutto, con il Pilates è possibile aumentare la resistenza e la potenza del core, quindi della parte centrale del corpo, composta non solo dagli addominali, ma anche dalla parte posteriore fino ai glutei.
Senza un core forte sarà molto più difficile arrampicare, e per questo il Pilates, che allena i muscoli profondi del core, può essere davvero utile.
Inoltre, con il Pilates si va ad allenare e a migliorare anche la coordinazione, che è essenziale per tutti coloro che si dedichino all’arrampicata sportiva. Conferisce anche una particolare consapevolezza relativa al corpo nello spazio, un requisito molto utile per evitare di farsi male durante l’arrampicata sportiva.
E che dire della flessibilità? Essere flessibili aiuta sicuramente a realizzare con molta più facilità i movimenti tipici dell’arrampicata, e si può sviluppare anche questo aspetto grazie al Pilates.
Un altro insegnamento che si può trasporre dal Pilates all’arrampicata è costituito dalla gestione del respiro. Avere un respiro fluido, e non rimanere mai in apnea, consente di concentrarsi meglio, anche nei momenti più concitati dell’arrampicata.
Infine, il focus che viene imposto dagli esercizi di Pilates sarà molto utile anche per l’arrampicata.
Per tutti questi motivi, quindi, chi si dedichi a tale disciplina dovrebbe inserire anche un allenamento alla settimana composto dal Pilates.
Si dovrà far presente al proprio istruttore la necessità di concentrarsi su alcuni aspetti in modo da rinforzare e allungare maggiormente le parti coinvolte dall’arrampicata sportiva.
