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Yoga anche quando ci si ammala?

Domande e pratica

Sanihelp.it – Un raffreddore o l'influenza dovrebbero distogliere dalla pratica dello yoga? Nei testi tradizionali si parla della necessità di praticare ogni giorno, con la possibilità di prendersi una pausa per un giorno alla settimana.


Durante una malattia stagionale, però, ci si potrebbe chiedere se sia necessario o consigliato fermarsi oppure no.

La prima risposta è certamente la più ovvia: dipende dalla propria percezione. Certamente avendo la febbre alta non ci si sentirà in grado neppure di stare in piedi, tantomeno di praticare yoga. Non ci si deve sforzare, perché il rispetto per il proprio corpo è un elemento fondamentale nello yoga.

Tuttavia, quando i sintomi stiano diminuendo, o quando ci si trovi ad affrontare un semplice raffreddore, la pratica non solo non è proibita ma può aiutare a stare meglio.

Un esempio classico è la congestione nasale: evitando le posizioni di inversione, lo spostare in avanti e indietro il busto può aiutare a liberare il naso e a ridurre il dolore alla testa.

Durante un periodo di malattia sarà necessario evitare le pratiche più intense, come i continui saluti al sole, per non sovraccaricare l'organismo. Tuttavia, una lezione a casa di yoga dolce può essere davvero d'aiuto.

Infine, sarà necessario approfondire, magari con l'insegnante, la respirazione allo scopo non solo di affrontare la malattia, ma anche di prevenire le future infezioni. Si imparerà a respirare con il naso, filtro naturale del corpo e nostro maggiore alleato contro le infezioni. In questo modo si diventerà più forti e si riuscirà ad evitare di ammalarsi di continuo durante tutto l'anno.

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