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Cosa chiedere, e non chiedere, all’insegnante di yoga

Problemi pratici

Sanihelp.it – Dal lutto ai problemi di insonnia, dalle difficoltà digestive a quelle matrimoniali. Chi insegna yoga si trova a dover affrontare le richieste più disparate provenienti dai propri allievi.


Tuttavia, spesso gli studenti non comprendono quale sia il reale ruolo di un istruttore. Certamente, l'insegnante diventa un punto di riferimento per i propri studenti i quali, però, non dovrebbero attribuire all'istruttore competenze che non gli appartengono.

Come primo elemento, è importante ricordare che, a meno che non si tratti di terapeuti, gli insegnanti di yoga non possono dare consigli di tipo medico. Possono indicare quali asana siano in grado di agire positivamente sul corpo, ma non possono prescrivere delle terapie.

Allo stesso modo, l'insegnante non deve diventare la valvola di sfogo per le proprie difficoltà: l'istruttore, infatti, potrebbe non voler scontentare l'allievo, ma nel dare un consiglio potrebbe mettersi in una brutta posizione nei confronti degli allievi ed anche delle loro famiglie.

Gli stessi insegnanti dovranno imparare, quindi, ad ammettere di non avere conoscenze che, effettivamente, non possiedono e ad indirizzare i propri allievi verso chi li possa aiutare.

Certamente, l'insegnante può ascoltare lo sfogo di un allievo, ma poi dovrà cercare di spronarlo a risolvere i propri problemi prendendo in mano la propria vita, questo senza andare a criticare le scelte dell'allievo stesso. Compassione e comprensione sono, infatti, fondamentali ma non devono diventare il pretesto per portare gli allievi a copiare il proprio comportamento.

L'unico elemento che un insegnante può offrire ad un allievo è la propria presenza. Può indirizzare l'allievo verso le letture giuste, verso il rilassamento e la consapevolezza, ma senza mai forzare o pretendere nulla.

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